Credit Photo: Rinascita Doccia

A meno una giornata dalla fine del campionato cadetto, la Rinascita Doccia non nasconde la delusione per la perdita per strada di qualche punto che avrebbe potuto aprire altri palcoscenici.
Quello che sta per concludersi è il secondo anno nella medesima serie per le ragazze guidate da mister Bellucci: un progetto giovane, con un rendimento attuato che le ha avvicinate tantissimo alla situazione precedente in termini statistici.

I momenti di confronto stagionali (sia positivi che negativi) sono ora evidenti punti da cui ripartire per fare meglio il prossimo anno.
In attesa di disputare l’ultimo duello, con piacere abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Andrea Baglioni, portiere della formazione toscana.

Benvenuta Andrea. È in chiusura il tuo primo anno a difesa dei pali della Prima Squadra fiorentina, dopo una crescita negli stessi colori in diverso campionato. Che stagione è stata per te, individualmente? Che squadra hai visto e come ne valuti il rendimento?

Uno degli obiettivi che ci eravamo imposte e che non siamo riuscite a centrare era quello della salvezza.
C’è molto rammarico (come si è potuto vedere anche dalle ultime partite che non ci hanno regalato nemmeno un punto); nella econda parte di stagione, però, abbiamo dimostrato più sicurezza e da questo punto di vista siamo soddisfatte.

La parola “rammarico” è quella più giusta per descrivere anche il mio percorso: ricevere la chiamata in Prima Squadra dopo l’esperienza nelle giovanili è stata un’emozione unica, ma sono delusa perché so di poter dare molto di più. Certamente l’infortunio rimediato non ha aiutato in questo.
Spero di riuscire a dimostrare il mio valore sul campo la prossima stagione, indipendentemente dalla società a cui prenderò parte e dal campionato che affronterò, magari con un po’ di consapevolezza in più di meritare un posto in serie C.

Questa domenica è arrivata una sconfitta in trasferta contro il Moncalieri, una squadra che ha dimostrato di sapersi ritagliare uno spazio importante tra le migliori del girone: come giudichi la prestazione e cosa è mancato in termini di costruzione, a parer tuo, per riuscire a portarla a casa?

Sono mancate testa e concentrazione che hanno permesso loro di penalizzarci già nei primi venti minuti.
Poco dopo abbiamo creato diverse opportunità che avrebbero potuto riaprire la partita, senza riuscire, però, a concretizzarle.
Peccato perché ogni giorno abbiamo cercato di dare il nostro meglio per poter portare a casa punti e rendere felice la società e noi stesse, in primis.

Quello recentemente rimediato è il terzo  risultato in difetto di quest’ultima fase e lo scenario attuale non concede salto di categoria. Proprio quanto lasciato nel tragitto ha contribuito alla “sfumata” di qualche opportunità in più in termini statistici e non solo: quali pensi siano stati i maggiori motivi che hanno evidenziato una “montagna russa” di risultati differenti tra girone d’andata e girone di ritorno?

Credo che la squadra si sia accorta troppo tardi della reale forza che possiede; avremmo sicuramente potuto fare di più.

Rimanendo su tale questione, quanto ha fatto questa stagione nella maturazione dell’intera squadra, al di là del bilancio generale non del tutto ottimo?

Questa stagione è servita tanto, nonostante le cadute. Senz’altro siamo cresciute e, risultati a parte, si può toccare con mano la differenza tra il nostro approccio iniziale e quello attuale.
In ogni caso sbagliando si impara. Rimaniamo un gruppo unito che ha voglia di fare bene.

Ora è testa all’ultima di campionato: toccherà a voi ospitare il Caprera tra le mura casalinghe. Come procede il lavoro interno e cosa vi aspettate da loro, avendo già avuto modo di osservare il loro gioco e non dimenticando la loro vittoria in circostanza d’andata?

Servirà massima concentrazione perché non ci possiamo permettere di sottovalutarla. È una squadra forte che già ha avuto modo di vincere contro di noi e dovremo dare tutto per bloccarla; ci teniamo a far bene sia perché sarà l’ultima in casa, sia perché non abbiamo nulla da perdere.

Ci salutiamo con le tue aspirazioni per la prossima stagione e l’augurio che senti di rivolgere al club al quale sei momentaneamente legata…

Quest’anno ho sofferto molto la mia discontinuità e ci terrei a tornare a fare bene il prossimo.
Alla società auguro il meglio, con la speranza di continuare ad avere la sua fiducia.

Si ringrazia Andrea Baglioni e la società tutta per la gentile concessione.