Nel prossimo week-end ripartirà il campionato d’Eccellenza sardo, che dopo il prologo della Coppa regionale aprirà i battenti con il primo posto che darà l’accesso alla Serie C 2023-2024. Tra le squadre ai nastri di partenza presente sarà anche il Cagliari di mister Giuseppe Diana: in casa rossoblù abbiamo raggiunto Anna Piras, responsabile del settore femminile, per qualche battuta sulla realtà isolana che nella Coppa ha ottenuto un successo ed una sconfitta.

“Al torneo di Eccellenza sardo e alla Coppa Italia regionale abbiamo deciso di parteciparvi con la nostra Under 17 supportata solo da tre calciatrici senior.
Ci aspettiamo di vedere sul campo tutto il lavoro svolto finora con contestuale ulteriore crescita individuale tecnico e tattica delle nostre ragazze inserito in un contesto di un calcio adulto agonistico che ricerca più marcatamente la vittoria”.

“Ogni squadra dovrebbe puntare sul proprio settore giovanile con l’obiettivo di portare il maggior numero di atlete in prima squadra sia che si partecipi a campionato regionale che nazionali e questo è anche l’obiettivo del Cagliari da quando ha iniziato l’attività femminile.
Purtroppo per qualche anno il campionato regionale di calcio a 11 in Sardegna non si è svolto ma negli ultimi anni il movimento anche regionale è in crescita.
Quindi abbiamo deciso di partecipare anche quest’anno al campionato di eccellenza per far crescere le nostre ragazze e farle acquisire maggiore esperienza sul campo”.

“Il numero maggiore di squadre che parteciperanno al torneo sardo rispetto agli anni addietro è un’ottima notizia per il movimento calcistico femminile della Sardegna. Questo  può essere il punto d’inizio per una svolta epocale. Mi auguro personalmente che sia accompagnato da tecnici, dirigenti e Società che abbiano realmente a cuore la causa e che siano preparati, non semplicemente puntando a vincere le partite ma aiutando tutte le atlete a crescere per provare ad aumentare il livello delle nostre calciatrici, in modo tale da beneficiarne tutti per gli anni futuri e attirare sempre più ragazze in un calcio, quello femminile, ricco di passione sana e genuina”.