Per il Brescia calcio femminile un nuovo rinforzo per sua difesa, Cecilia Salvai, che in quest’annata sportiva da il suo contributo alla già forte difesa bresciana. Di lei si deve dire bene, grande esperienza a livello nazionale e anche internazionale, con il Verona calcio ha vinto lo scudetto ed è stata nella nazionale nel 2013 in Svezia al campionato Europeo.

Da quando giochi a calcio femminile?
La passione per il calcio femminile è stata in me sin da bambina, ho iniziato a praticare il calcio femminile a 6 anni nel mio paese natio, il Roletto, seguendo quanto faceva mio cugino anche lui calciatore, solo due anni più grande di me.

Quale è il tuo ruolo, quale preferisci?
Sono difensore centrale e terzino, sia destro che sinistro, mi stanno bene entrambi i ruoli. Sono brava anche con il piede sinistro, anche se non è il mio piede forte.

Raccontaci un po’ la tua storia calcistica?
I miei inizi come calciatrice sono nel Roletto, poi sono passata nel san secondo società di calcio maschile , poi sono stata trasferita alla dalla mia prima squadra femminile il Real Canavese Chivasso. Con loro ho fatto il Campionato primavera e un Campionato di serie B in prima squadra, ; poi è arrivata la piacevole chiamata dal Torino squadra con cui ho esordito nel campionato di serie avendo 16 anni, giocando ben tre campionati nella massima serie.
Dopo questa esperienza sono stata in Svizzera a giocare nel Rapid Lugano, che militava in serie B, poi son rientrata in Italia e sono stata a giocare a Verona, dove ho vinto lo scudetto nel 2014/2015. Sono stata convocata in nazionale e inserita nella squadra Under 17 e Under 19 disputando gli Europei. Ho fatto anche il mondiale in Giappone nel 2012 con l’Under 20 e l’Europeo 2013 con la nazionale maggiore..

Cosa ti ha portato a scegliere di giocare in questa stagione al Brescia?
Ho scelto il Brescia in quanto è una società che mi ha cercato varie volte negli scorsi anni e ha dimostrato sempre interesse per me, inoltre qui esiste una mentalità vincente che la contraddistingue e che è stata messa in risalto nell’ultima stagione in cui la squadra ha vinto diverse competizioni nazionali. Altro elemento che mi ha fatto scegliere di venire qui é la competenza e serietà delle persone che vi lavorano, che difficilmente si trovano in altre parti. Conosco anche bene tutte le giocatrici e sono felice di trovare alcune ragazze con cui ho condiviso i primi anni di carriera nel Torino.

Come mai hai lasciato il Verona?
La scelta di lasciare Verona è stata soprattutto dettata dal fatto che le condizioni attuali non mi permettevano di praticare questo sport con serenità e spensieratezza che ogni giocatrice deve avere nella propria società. Il gioco del calcio era passato in secondo piano.

Cosa ti aspetti in questo anno sportivo da te e da Brescia?
Per prima cosa il ritornare a giocare a calcio, provare a trionfare nuovamente in Italia e andare avanti il più possibile in Champions migliorando lo straordinario risultato che il Brescia ha ottenuto la scorsa stagione.
Personalmente mi metto come obiettivo di avere la possibilità di tornare in nazionale dopo un periodo in cui ho dovuto dare la precedenza agli studi. La maglia azzurra ha sempre il suo fascino.

Un tuo augurio alla società biancoazzurra?
Gli auguro di continuare nel suo percorso di crescita intrapreso gia da anni, e spero di poter contribuire anch’io in questo, assieme alle mie nuove compagne, già nella prossima stagione.

Cosa auguri al calcio femminile italiano?
Al calcio femminile italiano auguro che al suo interno arrivino sempre più persone competenti e qualificate, perché oltre ai fondi economici questo calcio ha bisogno di persone valide che permettano a tutte le ragazze di crescere il livello delle altre squadre europee. Le calciatrici migliori lo diventano se cresciute in un certo modo sin dai primi calci, sia dal punto di vista tecnico che mentale.

Che consiglio dai a chi inizia ad avvicinarsi a questo sport?
Il mio consiglio è quello di praticarlo con tanta passione, in quanto può dare grandi soddisfazioni. Non bisogna inoltre sentirsi mai arrivate, questa è una cosa importante, l’umiltà per me è alla base di tutto.