Credit Photo: Rinascita Doccia

Che questo campionato sarebbe stato tosto era già chiaro sin dalle battute iniziali, ma, una volta preso il via, la definizione è stata confermata, in particolar modo in considerazione ad un girone A particolarmente ostico. È il caso della Rinascita Doccia, quindicesima forza della categoria che non ha comunque smesso di allenarsi e, dopo un viaggio di “si” e “no” alterni, è pronta a tornare in campo. La voglia di riscatto? C’è, eccome! Perché la formazione fiorentina è reduce dall’eliminazione dalla Coppa Italia e da risultati a chiusura del girone d’andata che non rendono giustizia a tutto il lavoro compiuto fino ad ora.
Con piacere ne abbiamo parlato con Chiara Piccini, apporto difensivo dal tacchetto mancino del gruppo rossoblù.

Benvenuta Chiara! Prima stagione in Prima Squadra per te, come è stato l’approdo in maglia Doccia e come valuteresti la tua personale prima parte stagionale?

Sono arrivata al Rinascita Doccia a fine settembre poiché ero ferma per infortunio e fin dall’inizio mi sono trovata bene con lo staff e con le ragazze; quest’ultime mi hanno subito dimostrato affetto, supporto e fiducia.                                                                                                                                          Per quanto riguarda la mia prima parte della stagione non sono molto soddisfatta, credo di poter dare di più e spero di poterlo dimostrare in questa seconda.

Percorso un po’ travagliato quello evidenziato fino ad ora…quale pensi siano le momentanee caratteristiche in difetto del gruppo e cosa pensi servirà, a questo punto del campionato, per smuovere la classifica e ritrovare la continuità mancata?

Siamo un gruppo molto giovane, che spesso abbassa la testa, non è consapevole di ciò che può fare e tende a demoralizzarsi nei momenti di difficoltà: credo che questo sia il nostro più grande difetto. Dovremmo credere più in noi stesse ed in quello che possiamo fare, ciò ci permetterebbe di dimostrare al meglio il nostro gioco ed il nostro valore, anche perché i punti che abbiamo in classifica non ci rispecchiano affatto.

Al di là della graduatoria, c’è ancora tempo per dire la vostra, seppur i primi posti siano distanti da quello attualmente occupato. Avendole già incontrate, conoscete il movimento delle formazioni del girone: ciò influirà sui prossimi risultati?

Siamo consapevoli delle squadre che dovremo riaffrontare: cercheremo di lavorare sui loro punti deboli per poterne ottenere di fondamentali per la nostra classifica. Se approceremo alle gare di ritorno come abbiamo approcciato alcune delle gare di andata (ad esempio contro Pro Sesto o contro lo Spezia) potremo toglierci delle soddisfazioni. Abbiamo dimostrato che, se vogliamo, possiamo far male anche alle squadre di alta classifica.

L’esperienza Coppa Italia si è purtroppo interrotta nella fase a gironi..cosa è mancato, a parer tuo, per la possibilità del passaggio del turno?

Avevamo un girone abbastanza complicato; Spezia e Livorno sono squadre toste, che lottano e contro le quali basta il minimo errore per prendere gol. Sapevamo che sarebbe stato difficile avanzare e probabilmente ci è mancata un po’ di cattiveria e convinzione, anche perché durante la partita di andata contro le spezzine abbiamo fatto vedere che potevamo tranquillamente giocarcela alla pari.

A questo punto ti chiedo quali sono i punti di forza del gruppo che identifichi e che pensi non siano ancora usciti nelle varie dispute?

Il nostro punto di forza è senza dubbio proprio il gruppo. Se riuscissimo a portare questo aspetto a pieno anche in campo sarebbe l’ideale.

A livello di team l’obiettivo rimane la salvezza. Reduci dalla sconfitta in casa Caprera, in che modo affronterete la Solbiatese in occasione dell’avvio del girone di ritorno?

Salvarci è il nostro principale obiettivo e sicuramente la sconfitta di domenica scorsa contro il Caprera ci ha tolto tre punti importanti. Volevamo tornare a casa con una vittoria (avendo preparato molto bene la partita) ma purtroppo non è andata come speravamo. Probabilmente se fossimo riuscite a chiuderla nel primo tempo sarebbe stato diverso, ma non siamo state decisive e, nel momento in cui abbiamo preso il secondo dei due gol, non abbiamo saputo reagire.

Con la Solbiatese ce la giocheremo qui a Sesto Fiorentino: saranno novanta minuti difficili, viste le loro qualità, ma, nonostante ciò, cercheremo di portare a casa qualche punto, anche per poter riscattare il risultato conseguito all’andata.

In conclusione…come si allineano i tuoi obiettivi calcistici e personali con quelli della squadra e quali sono le tue ambizioni nei colori fiorentini?

Il mio obiettivo per questa stagione è senza dubbio quello di ottenere la salvezza. Credo molto nel gruppo che siamo e in quello che possiamo fare e cercherò di dare il massimo per me stessa, per la squadra e per la società.

Si ringrazia Chiara Piccini e la società tutta per la gentile concessione.