Il Brescia Calcio Femminile ha affrontato il suo secondo ripescaggio consecutivo: dopo la salita in Serie C, ecco il ritorno delle Leonesse in Serie B, ma cosa ci aspettiamo quest’anno dalle biancoblù? A tutte queste domande ci ha risposto il direttore sportivo Cristian Peri.

Cristian finalmente il Brescia torna a ripartire, e lo farà giocando in Serie B.
«Finalmente si riparte, lo facciamo sotto tutti i punti di vista: sono sei mesi che non calchiamo i campi per le partite ufficiali, sono tre settimane che ci alleniamo e abbiamo disputato oggi (mercoledì, ndr) la prima partita di Coppa Italia. Lo facciamo ritornando dopo due anni di assenza per le note legate alle vicende alla cessione del titolo sportivo al Milan ai campionati nazionali: questo ci fa piacere, con tutto il rispetto che le categorie che abbiamo affrontato con umiltà e impegno».

Ti aspettavi questo ripescaggio in cadetteria?
«Non me l’aspettavo, tanto è vero che ad aver diritto al ripescaggio erano Perugia e Torres, solo che quest’ultima ha avuto delle problematiche, quindi noi eravamo terzi aventi diritto e così siamo rientrati in gioco».

Come è stata costruita la squadra?
«Abbiamo una rosa numerosa con 23 giocatrici di campo più i portieri, che hanno il pepe e che si devono guadagnare il posto durante la partita, per questo abbiamo un gruppo, che deve darci continuità durante la stagione, che abbia qualità e quantità importante».

Qual è l’obiettivo del Brescia per quest’anno?
«Da neopromossa e con i piedi ben piantati per terra puntiamo a salvarci, perché quest’anno vanno in C direttamente quattro squadre, e vedendo il novero delle partecipanti tutte le squadre, dovremo impegnarci sin dall’inizio».

Che Serie B ci aspetteremo?
«Una Serie B combattuta, perché ci saranno squadre che sulla carta dovrebbero fare campionato a sé come Lazio, Chievo e Ravenna, poi la neopromossa Como che ha fatto investimenti importanti, il Cesena, il Cittadella che ha preso giovani di prospettiva: sarà un campionato tosto».

Come state operando a livello giovanile?
«Parteciperemo al prossimo campionato Primavera, dove abbiamo venti ragazze molto valide guidate da mister Mondini, sul quale abbiamo fatto una scelta convinta: sappiamo di affrontare società investono tanto sul settore giovanile, cosa che fa anche il Brescia, ma è difficile confrontarsi potenze come Inter, Juventus e Fiorentina, quindi l’obiettivo è far crescere le ragazze. In questi anni le giovani sono il serbatoio e la salvezza del Brescia, visto che un terzo di questo gruppo sono le Allieve che hanno giocato due anni fa, come Magri, Pasquali e tante altre».

Cosa ne pensi della situazione attuale del calcio femminile italiano?
«Il calcio femminile è sulla buona strada, perché la Federazione ha fatto tutto quello che doveva fare, ha gettato le basi e l’ingresso delle squadre professionistiche è stato il primo tassello: mi auguro che si prosegua questa scia e che le società credano sempre di più nelle ragazze».

Scelta giusta quella di portare nel 2022 il professionismo anche nel calcio femminile?
«Mi auguro che sarà una scelta corretta, soprattutto dal punto di vista delle ragazze, e non mi riferisco solo al calcio, ma allo sport femminile italiano, perché è inammissibile che donne che si dedicano ad una disciplina sportiva che poi arrivate a 30-35 anni se non sei stata brava a studiare non hanno diritto alla pensione: quindi ben venga il professionismo, in modo che le società possano versare i contributi, in modo tale che un domani le ragazze potranno usufruirne».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Brescia Calcio Femminile e Cristian Peri della disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.