Photo Credit: Federica Parsani - ASD Polisportiva Monterosso

La Polisportiva Monterosso ha ottenuto la permanenza nel Girone A di Serie C, grazie ai 42 punti ottenuti in 29 partite di campionato, ma c’è ancora un turno, ovvero la sfida in casa contro il Moncalieri, per provare a migliorare quell’attuale nono posto che hanno in possesso le ragazze di Massimo Vezzali.
Nelle biancazzurre abbiamo tante calciatrici giovani e di esperienza, tra cui quella di Federica Parsani, difensore classe ’96 che veste la maglia del Monterosso per il terzo anno di fila. La nostra Redazione ha raggiunto Federica, che in passato ha vestito maglie come Brescia ed Orobica, per risponderci ad alcune domande.

Federica, da tre stagioni sei al Monterosso. Cosa ti ha colpito di questa società?
«Mi ha colpito la voglia di crescita di questa società partita dalle categorie più basse è arrivata ora in Serie C».

Prima di parlare di quest’annata che sta per finire, non possiamo non dimenticare quello che è accaduto l’anno scorso, dove il Monterosso ha dominato la categoria di Eccellenza, sia nel campionato che nelle Coppe…
«L’anno scorso è stata sicuramente un anno da ricordare e incorniciare. Abbiamo vinto tutto il possibile e fatto qualcosa che nessuno aveva mai fatto. Meritandolo sul campo e facendo un grande lavoro di gruppo».

Ma torniamo al presente, dove il Monterosso ha ottenuto la salvezza in Serie C. Come giudichi il risultato che ha conquistato la tua squadra?
«Risultato positivo e che nessuno avrebbe mai detto ad inizio stagione. Raggiungere l’obiettivo fissato è una soddisfazione ma si poteva, secondo me, fare ancora di meglio. È stato un anno di momenti di alti e bassi, ma positivo per il raggiungimento dell’obiettivo».

Qual è l’incontro che ti ha fatto capire che il Monterosso avrebbe raggiunto la matematica permanenza in categoria?
«Secondo me, sono state le vittorie con Pro Sesto e Tharros al ritorno».

Parliamo della gara di domenica dove la squadra ha vinto per 6-4 sulla Roma Calcio Femminile. Quali sono le cose che vuoi portare a casa dopo questa partita?
«Oltre ai tre punti direi il primo tempo. È stato poi tutto in discesa, perché siamo partite molto forte e abbiamo messo al sicuro la partita dopo i primi quarantacinque minuti».

Tra pochi giorni ci sarà la chiusura del campionato e il Monterosso ospiterà il Moncalieri. Ovviamente, sarebbe fondamentale terminare la stagione con un successo…
«Sì, sarebbe bello oltre per noi e per la classifica anche per i tifosi e chi sarà lì a vedere la partita. Ci hanno supportato per tutta la stagione».

Nel corso della stagione hai affrontato l’Orobica che, per alcuni anni, ne hai fatto parte…
«Esatto, è da un po’ di anni che non gioco più lì e sono rimaste poche ragazze di quelle che giocavano con me. Sempre bello affrontare una squadra in cui si ha giocato».

Che voto dai al Girone A di Serie C di quest’anno?
«Otto direi: il livello, secondo me, è alto e ogni partita è da giocare. Non c’è nessun risultato scontato e tutte le squadre hanno dimostrato di dire la loro».

Qual è la squadra del campionato che ti ha colpito più di tutte?
«Dico Lumezzane, perché aveva una rosa forte che puntava a vincere il campionato, ma anche lo Spezia per via del mix di giovani che, in ogni gara, hanno detto la loro».

Cosa deve fare il movimento calcistico in rosa per diventare più forte?
«Investire di più nelle bambine e ragazzine sia a livello economico sia come strutture. E dare ancora più visibilità, oltre che al campionato di Serie A, anche alle serie inferiori».

Che obiettivi ti sei posta nei prossimi anni?
«Vorrei crescere e imparare sempre più cose. In ambito calcistico mi piacerebbe ancora vincere qualche trofeo».

Che cosa vuoi dire alle tue compagne del Monterosso in vista dell’ultima di campionato?
«A loro dico di divertirsi e giocare con la mente libera che è la cosa più importante e poi, sicuramente, quello di vincere».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ASD Polisportiva Monterosso e Federica Parsani per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.

1 commento

  1. Sicuramente società come quella dove gioca Federica avrebbero bisogno di più visibilità.Alla domanda specifica Federica ha risposto nel migliore dei modi.Sicuramente ci vorrebbe ro più sponsor che aiutino sia come spazio d’immagine che non di strutture.Anche LND e FIGC potrebbero fare uno sforzo migliore per queste categorie inferiori,anche se negli ultimi anni si è fatto molto male ancora troppo poco per colmare quel gap con il maschile ma soprattutto con le altre realtà fuori confine.

Comments are closed.