Credit Photo: Fazzari&Ramella

L’Angelo Baiardo torna stordito dal match disputato domenica contro le fiorentine della Rinascita Doccia: una sconfitta non larga (1-0) ma di rilievo quella incassata, viste le poche giornate mancanti prima della fine della stagione.
La formazione ligure ci aveva ben sperato di ottenere qualcosa, sia per la classifica che per l’umore: le precedenti sfide hanno evidentemente acceso i riflettori sulle possibilità della squadra, in grado di tenere testa anche alle più ostiche del cammino in C, ma il referto della compagine sottolinea ancora una volta gli accorgimenti da attuare per poter avere la meglio nell’immediato.

È tempo di voltare pagina poiché il campionato deve proseguire, senza però staccare i piedi dalla strada che porta verso la salvezza.
Ne abbiamo parlato con Giada Traverso, difensore leva 1999 interno alla forza neroverde che ci ha, inoltre, svelato le chiare aspirazioni per l’attuale viaggio in équipe.

Benvenuta Giada! È trascorso ormai un anno e mezzo dal tuo esordio in maglia neroverde avvenuto in occasione della bellissima partita di Coppa contro lo Spezia, che ti vide, tra l’altro, trovare la prima rete stagionale: a distanza di tutto questo tempo come ti senti, come valuti il tuo percorso e che Baiardo trovi attualmente?

Il mio esordio in maglia neroverde è impossibile da dimenticare: ricordo di essere arrivata proprio pochi giorni prima della gara e quel gol ha racchiuso tutta la voglia di mettermi in gioco e di iniziare un percorso importante.
La Giada di un anno fa e la Giada di ora sono completamente diverse; sento di essere maturata, anche in termini di consapevolezza, sia singola che di squadra. Quest’ultima è cresciuta sempre di più, mettendosi in gioco con realtà più grosse e facendosi sempre valere.

Come lo scorso campionato disputato, quello in corso ci sta dando la possibilità di migliorare giorno dopo giorno, grazie anche allo sviluppo incredibile che sta avendo il mondo del calcio femminile.

Molassana, Ligorna, Campomorone, Genoa: squadre che fanno parte del tuo bagaglio calcistico. In che modo tali esperienze passate hanno formato la Giada di adesso?

Sono arrivata al Molassana all’età di 13 anni, mi sono trovata a giocare in squadra con ragazze di 30 anni mentre ero la più piccola. Ogni allenamento o partita per me era motivo di crescita e sia le compagne che il mister mi hanno insegnato tanto: sono persone che porterò per sempre dentro.

Sono riuscita, poi, ad arrivare a vestire i colori del Genoa e per me è stato molto importante; tifo Genoa dalla nascita, andavo perfino allo stadio con mio papà a vederla. Aver avuto la possibilità di indossare questa maglietta rimane una soddisfazione che mi ha regalato molta maturità e professionalità, aspetti che ancora oggi cerco di portare con me.

Apporto difensivo di ruolo, nonché vice capitano della squadra: un ruolo assai importante che probabilmente richiede una responsabilità maggiore. In che modo dinamica e cultura dell’insieme contribuiscono al tuo “successo” in campo? E tu, invece, hai delle metodologie che puntano al successo del team?

Devo ringraziare società, dirigenti, mister e compagne: è grazie a loro se sono vice capitano e per me è una enorme gratificazione.
Tengo molto al gruppo, ormai è la mia seconda famiglia.
In campo, e non solo, cerco sempre di aiutare ed essere a disposizione: capita di trovarsi in difficoltà, per un motivo o per un altro, e penso che la cosa migliore in questi casi sia porgere una mano e sostenersi a vicenda!

Questa domenica purtroppo è arrivata una sconfitta davanti alla Rinascita Doccia: ciò non ha permesso di riscattare la parità a reti inviolate della prima parte stagionale contro la stessa. Il tuo parere sulla prestazione? Cosa si poteva fare di più, secondo te, per evitare il risultato in difetto?

È stata una giornata particolare, abbiamo commesso errori e ne siamo consapevoli. Purtroppo non ci sono riuscite diverse cose, ci siamo fatte prendere dall’ansia di dover far risultato ed e andata così; ad ogni modo non ci abbiattiamo per niente, anzi, abbiamo già la testa alla prossima.

Recente sconfitta a parte, in questo girone di ritorno avete mostrato grandi passi in avanti, riuscendo a non abbassare la guardia anche davanti alle più forti come nel caso del Moncalieri. La zona play-out dista ancora qualche punto: troppo, secondo te, o la salvezza è ancora un obiettivo possibile?

Riprendo il discorso fatto prima: conosciamo le nostre capacità, non siamo da sottovalutare. Abbiamo ottenuto dei risultati poco graditi, ma allo stesso tempo acquisito punti fondamentali contro squadre altrettanto importanti. Il nostro obiettivo resta sicuramente la salvezza e non sarà una sconfitta a toglierci le speranze!
Possiamo ottenere grandi risultati e la nostra esponenziale crescita non fa che confermarlo.

A proposito di salvezza e permanenza in categoria, cosa si dovrà attuare ora per il suo raggiungimento senza ulteriori patemi?

Per rimanere nella categoria e raggiungere il nostro obiettivo non ci resta che lavorare tutte insieme, proprio come stiamo facendo. Non dovremo lasciare che l’ansia prenda il sopravvento: giocheremo come sappiamo, solo così i risultati arriveranno.

Questo fine settimana ospiterete il Monterosso. Cosa ti aspetti? Stessa formula d’andata o farete diversamente?

Domenica sarà una gara difficile, come tutte quelle che ci si presentano davanti in questo girone.
Abbiamo una grande voglia di fare risultato e tornare a festeggiare: per questo, consapevoli dei mezzi che abbiamo, la stiamo preparando al meglio.

Quali sono oggi le tue aspettative per il futuro individuale, in che modo vorresti vivere il prosieguo della competizione e quale è il tuo augurio per il miglior prosieguo del campionato?

Il mio primo pensiero è quello di raggiungere l’obiettivo salvezza ed aver la possibilità di costruire qualcosa di importante con questa società.
Mi auguro di poter festeggiare insieme alla mia squadra e di toglierci insieme molte soddisfazioni!

Si ringrazia Giada Traverso e la società tutta per la gentile concessione.