Francesca Morlupo è una seconda punta, utilizzata più che altro come attaccante esterno nell 4 – 3 – 3 del Foligno Calcio femminile.
La sua carriera inizia nel 2009, quando approda alla Julia Spello su indicazione del Presidente, che l’aveva vista giocare ad un torneo cittadino di calcetto e l’mi ha da subito cercata. Durante il primo anno gioca  il campionato nazionale con la primavera allenata da Valentina Belia (oggi allenatrice della Grifo Perugia) e sii toglie anche qualche soddisfazione, segnando svariati gol e guadagnandosi, due o tre volte, la convocazione in prima squadra (serie b).
 Durante l’anno successivo gioca sia in primavera che in prima squadra, dove colleziona anche il primo gol (“uno dei ricordi più belli della mia breve carriera”).
La squadra poi si trasferisce da Spello a Foligno, diventa capitano della primavera ma poi, per vari problemi, è costretta ad abbandonare il calcio per qualche mese. Quando poi arriva la chiamata del Presidente e del nuovo mister non ci pensa un attimo e ricomincia a giocare, questa volta da membro fisso della prima e unica squadra. Col Foligno fa un anno di serie B, ma viene perso lo scontro diretto per la salvezza a fine campionato. Il Foligno decide di non ricorrere al ripescaggio e farsi le ossa in serie C, e conquistare sul campo la promozione. Promozione che arriva puntualmente, accompagnata anche dalla coppa Umbra. Sicuramente l’anno migliore della sua carriera, con 15 gol all’attivo, mentre quest’ anno è attiva una lotta per la salvezza.

Come giudica l’ andamento del Foligno in questa stagione?
Veniamo da un anno pieno di soddisfazioni, in cui abbiamo vinto il  campionato di serie C e la coppa Umbra. Sono arrivate giocatrici importanti, le aspettative erano alte, eppure il cambio di categoria ci ha da subito fatto soffrire parecchio. Nonostante qualche prestazione sopra le righe (ad esempio la partita Foligno –  Grifo Perugia persa solo 1 a 0, dove meritavamo almeno il pareggio) non siamo ancora riuscite a prendere il via. Da poco abbiamo cambiato allenatore e siamo sicure che i risultati si vedranno, perché lavoriamo bene e abbiamo voglia di salvarci. Già nella partita di domenica contro il Vicenza si sono viste cose importanti da parte nostra, soprattutto una grande prova di carattere, macchiata però da un arbitraggio a dir poco imbarazzante considerando la categoria.

Abbiamo letto la sua polemica sugli arbitraggi non all’ altezza, quale potrebbe essere la soluzione?
Purtroppo gli arbitri sono lo specchio dell’importanza che si da al campionato e al movimento femminile in generale. Basti pensare che, ad esempio, al fatto che nel maschile ad arbitrare i mondiali vanno gli arbitri più meritevoli, e che se si sbaglia troppe volte si viene sospesi per qualche giornata. Tornando alla mia “polemica” se qualcuno fosse venuto ad osservare l’operato del direttore di gara domenica si sarebbe reso conto del livello bassissimo dello stesso, che non è stato in grado di gestire nemmeno le cose basilari, come ad esempio i falli da ultimo uomo. Non so quale potrebbe essere la soluzione, so solo che forse il movimento femminile dovrebbe venire preso un pó di più sul serio, perché così ogni partita diventa una barzelletta. Fare l’arbitro vuol dire essere retribuiti ogni domenica, invece in squadra c’è gente che prende le ferie per venire a giocare, dato che non ci paga nessuno. Serve più rispetto, così non è divertente per niente.

Quali sono le giovani di maggior futuro della rosa del Foligno?
Sicuramente il capitano, Sharon Zelli, 19 anni. Esterna d’attacco, laterale, difensore.. dove la metti gioca bene. É una sicurezza, molto veloce e con un tiro davvero potente. Le auguro di riuscire ad arrivare in serie A, perché le potenzialità ce le ha eccome. 
Oltre a lei, ci sono due ragazze un pó più grandi arrivate quest’anno in rosa che danno sempre del filo da torcere alle avversarie. Hanno entrambe quei lampi di genio che potrebbero risolvere le partite. Ilaria Mannucci, centrocampista centrale, e Marta Mastrini, laterale e esterno avanzato, che in momenti difficili si è trovata a giocare anche più indietro, dando sempre il suo contributo.

Lei cosa sogna per il suo futuro calcistico?
Io credo di aver fatto il mio. Mi sono tolta soddisfazioni, anche se più piccole di tante altre. L’unica cosa che sogno per il futuro imminente é la salvezza della mia squadra, un gruppo unitissimo che non merita di trovarsi in ultima posizione. Questa è la cosa più importante. E naturalmente salvarsi sul campo, da titolare, sarebbe anche il coronamento della mia carriera, magari con qualche gol che porta la mia firma.

Quali sono le 3 giovani calciatrici più forti nel palcoscenico italiano a sua detta?
Azzurra Principi, Martina Piemonte e Lisa Boattin.
Con Azzurra ho avuto la fortuna di giocarci insieme, da lei ho imparato molto in termini di movimenti. In più è una bravissima ragazza, una con la quale è un piacere lavorare. Colgo l’occasione per farle un grandissimo in bocca al lupo, tifo per lei così come tutto il Foligno. 
La Piemonte l’ho vista giocare per la prima volta ai mondiali under 17 in cui l’Italia arrivó terza. Mi ha colpito da subito e da li non ho più smesso di seguirne i progressi. É il futuro della nazionale femminile la davanti, e sono sicura che si toglierà tante soddisfazioni e che quel bronzo é solo l’inizio.
Lisa Boattin, come Martina Piemonte, mi ha impressionato in Giappone. Difensore forte, carismatico, che ti da sicurezza. Insomma, il difensore che tutti vorrebbero dietro. Anche lei è il futuro azzurro e sicuramente giocare in una squadra come il Brescia l’aiuterá a farsi ancora di più le ossa ed a diventare un muro vero e proprio.

La redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia Francesca Morlupo per averci concesso tale intervista e auguriamo a lei e alla sua squadra i migliori successi per la stagione in corso.