Il lungo viaggio di Irene Biolo e compagne ha regalato loro uno splendido terzo posto nella classifica finale di Campionato, un altrettanto ottimo secondo posto in Coppa Italia e, per coronare una stagione simile, la tanto cercata promozione in serie C.
Abbiamo intervistato la centrocampista rossoblu, classe ’97 nata a Sesto Fiorentino e arrivata al Rinascita Doccia sette anni fa, per conoscere le sue idee ed emozioni sull’avventura conclusa da poco.

Irene avete concluso il campionato con un ottimo terzo posto in classifica con 45 punti, a 5 dalla promozione. Che cosa ti ha lasciato questo campionato concluso da poco?
“Penso sia stato uno dei miglior campionati di eccellenza degli ultimi anni con molti scontri diretti finiti in paritĆ  e con risultati contro pronostico che hanno cambiato continuamente la classifica. Basti solo pensare che abbiamo giocato lā€™ultima giornata di campionato contro il Centro Storico Lebowski, rispettivamente seconde contro prime in classifica: in 90 minuti secchi ci giocavamo entrambe la vittoria del campionato e la promozione in serie C.
Tutto sommato sono contenta dei risultati ottenuti questā€™anno, sono orgogliosa della mia squadra e delle mie compagne per la crescita che abbiamo avuto allenamento dopo allenamento e partita dopo partita. Penso che questa sia la strada giusta e la squadra giusta per poter lavorare e migliorare ancora.”

La Coppa Italia, vissuta intensamente fino allā€™ultimo, finita ai calci di rigore con il Maia Alta Obermais. Soddisfatte nonostante la sconfitta? Qualche rimpianto in particolare?
“Arrivare a giocarsi la finale di Coppa Italia ĆØ giĆ  di per sĆ© una soddisfazione enorme. Abbiamo affrontato una squadra forte con grande fisicitĆ  e non ĆØ stato facile digerire la sconfitta ai rigori. Indipendentemente dal risultato, non possiamo dimenticarci del viaggio che abbiamo fatto per arrivare alla partita decisiva: dalle partite di Coppa Toscana, alle fasi a gironi di Coppa Italia fino alla semifinale e alla finale. Ci siamo trovate a giocare in palcoscenici importanti, stadi pieni e abbiamo suscitato lā€™interesse di parenti, vicini di casa, bambini/e, colleghi di lavoro. Tutto questo non puĆ² essere cancellato con una sconfitta ai calci di rigore.”

Al termine della finale sono state spese delle belle parole da parte del vicepresidente della LND Giulio Ivaldi il quale ha voluto sottolineare il fairplay e lā€™amicizia che caratterizza le giocatrici di entrambe le squadre. Tu alleni le under 15, quali sono i valori sportivi, e non solo, che cerchi di trasmettere alle giovani attraverso questo sport?
“Si, da due anni ho intrapreso questa nuova esperienza con le Under 15, insieme a Lucrezia Mancin. Cerchiamo di insegnare il valore del rispetto e la forza del gruppo. Conoscere, rispettare, aiutare, spronare, abbracciare persone piĆ¹ o meno simili e piĆ¹ o meno vicine a te che lottano e corrono tutte verso la stessa direzione. Le invitiamo a provare senza paura anche durante gli esercizi piĆ¹ difficili, soprattutto le cose che pensano di non riuscire a fare. Cerchiamo di insegnare loro ad accettare i propri errori e ad avere il coraggio di perseverare!”

Che dimensione sta raggiungendo il calcio femminile in Toscana?
“Sicuramente si sta evolvendo. Quando io sono passata dai giovanissimi maschili al calcio femminile non avevo nessuna squadra femminile giovanile vicino a casa, nessuna squadra U15 o U17, solo qualche squadra juniores qua e lĆ . Molte giovani giocatrici si ritrovavano a 14,15 anni direttamente in prima squadra. Fortunatamente oggi ci sono molte piĆ¹ realtĆ  femminili solide, molte piĆ¹ squadre e settori giovanili. La mia societĆ  ad oggi ha 4 categorie di calcio femminile: U15, U17, U19 e prima squadra. Nonostante i progressi evidenti, sono speranzosa che questo movimento possa raggiungere traguardi ancora piĆ¹ importanti.”
Puoi dirci qualcosa sul tuo futuro calcistico? Hai intenzione di restare in questa squadra?
“Sicuramente il prossimo anno rimarrĆ² al Rinascita Doccia, societĆ  che ha progetti futuri che si sposano perfettamente con la mia idea di calcio.”

Che sogni hai nel cassetto per te e per la tua squadra?
“Siamo un gruppo compatto ed unito che ha voglia di crescere e di viversi a pieno la prossima stagione, quindi sono sicura che questo ci aiuterĆ  ad affrontare con il giusto spirito la serie C che ci aspetta. Sicuramente gli impegni sportivi saranno piĆ¹ intensi e la categoria sarĆ  piĆ¹ impegnativa, ma grazie alla preparazione del mister Bellucci Ruben, alla disponibilitĆ  della societĆ  e alla voglia del gruppo sono certa che con il tempo potremo toglierci le nostre piccole soddisfazioni.”

Infine, il primo luglio di questā€™anno sarĆ  una data storica per il calcio femminile italiano: si inizierĆ  finalmente a parlare di professionalitĆ , puoi dirci la tua a riguardo?
“Sono molto felice che il calcio femminile italiano sia diventato professionistico, anche se ĆØ soltanto lā€™inizio di un percorso da completare. Finalmente alle atlete sono riconosciute delle tutele lavorative, previdenziali e assicurative previste per tutti i lavoratori e quindi al pari dei colleghi calciatori. Trovo che questo 1 Luglio 2022 sia una data storica per tutto il movimento femminile: ĆØ lā€™inizio di una nuova era!”