camilla-zampolini-ladispoli-femminile

Il Ladispoli è stata una delle società ad essere ripartite nell’ultimo torneo di Eccellenza laziale. Il club presieduto da  Sabrina Fioravanti ed allenato dal tecnico Marco Speroni ha disputato un campionato di tutto rispetto piazzandosi alle spalle delle primissime. Nella rosa rossoblù, cara al  direttore tecnico Davide Morgera e capitanata da Giulia Perigli, anche Camilla Zampolini, laterale classe ’97 originaria di Cerveteri. Abbiamo raggiunto per un botta e risposta sull’ultima stagione proprio la calciatrice, diretta dal responsabile dell’area femminile Vincenzo Persi, pronta al suo terzo anno con il Ladispoli.

Camilla dopo la riapertura estiva l’Eccellenza laziale stava per ripartire a novembre Come è stato tornare a correre dietro ad un pallone?
“Dopo il primo lockdown tornare in campo era l’obiettivo. E nonostante le paure fosse tante, tutte legate all’ombra di un’incombente seconda ondata, noi avevano già solo il pallone in testa. Tornare a giocare ed allenarci insieme  ci aveva rinvigorite, eravamo pronte a lanciarsi in una nuova spensierata avventura quando il Covid ha di nuovo calato la scure sui nostri progetti. Il dolore di un secondo stop si è fatto sentire, ma sapevamo che la salute viene prima di tutto, quindi ci siamo adattate”.

Poi lo stop seguente sino a primavera. Quando avete iniziato a lavorare per tornare in campo?
“Non credo che sia stata qualcuna tra noi che abbia mai smesso di lavorare. Individualmente tutte hanno fatto il possibile e appena c’è stato il via libera per tornare ad allenarsi in gruppo non abbiamo aspettato neanche un secondo. Eravamo davvero trepidanti, il via libera è stato una boccata d’aria”.

Quali erano gli obiettivi di squadra e quale i tuoi in questo torneo?
“Volevamo fare del nostro meglio e continuare ad imporre il nostro gioco. Sarei bugiarda a dire di non aver mai pensato alla promozione, ogni calciatrice sogna di riuscire in una bella impresa con la sua squadra. Ma sono convinta che in qualche modo siamo riuscite a raggiungere i nostri obiettivi, definendo il nostro gioco, imponendolo durante il campionato e crescendo come collettivo. Io personalmente volevo rendermi utile e credo di esserci riuscita adattandomi anche in base alle necessità della squadra”.

Nel Lazio tantissime società hanno preso parte al campionato di Eccellenza nonostante le restrizioni, segnale positivo per il movimento?
“Sono stata colpita dal numero di adesioni, avevo paura che ci lasciassero sole, soprattutto data la formula della competizione. Ma non è successo, le società si sono schierate al nostro fianco, così come la federazione. Voglio davvero ringraziare il Ladispoli Women nelle figure di Umberto Paris e Vincenzo Persi per aver creduto in noi e per aver fatto di tutto affinché potessimo giocare”.

Che campionato è stato per voi quello appena concluso? Soddisfatte del vostro percorso?
“Più che campionato lo definirei un torneo. Comunque, è stato fondamentale, ha dato un senso al lungo lavoro individuale. In generale, tornare a competere è stato un po’ come tornare ad avere uno scopo. La passione e il divertimento sono il vero motore del calcio ma l’adrenalina e pressione del rettangolo verde servono sempre. Ti aiutano a capire che calciatrice sei, quanto sei migliorata cosa puoi fare per la squadra, ti danno nuovi obbiettivi e ti stimolano a metterci sempre qualcosa in più”.

Come hai valutato il livello del torneo?
“Le varie compagini sono arrivate più preparate dello scorso anno. Mi ha fatto piacere, vuol dire che per le società la femminile non è solo un orpello ornativo, messo su per convenienza. Tutti vogliono provarci, vogliono mostrarsi forti anche nel comparto rosa e vogliono mettere su dei bei progetti. La competizione come ho già detto è importante, se il livello si alza, avremo più stimoli e più spettacolo”.

Quali saranno i ricordi di questa stagione per te?
“Gli allenamenti della seconda riapertura. La gioia di poterci ritrovare sul campo, in allenamento, come squadra. Le partitelle, i giochi, le risate e l’atmosfera che si crea quando un gruppo è libero e pronto ad affrontare una sfida insieme”.

In ottica futura quali saranno i programmi del club? Vestirai ancora con questa maglia?
“Questo per noi è l’anno zero. Dopo due stagioni massacrate dal Covid vogliamo lanciarci concretamente nell’impresa. Come ho detto, sarei bugiarda se non ammettessi di sognare la promozione. Dopo due annate soddisfacenti siamo pronte a lottare verso l’obiettivo con concretezza. Vogliamo testarci e capire chi siamo e dove possiamo arrivare se lottiamo con forza e unite. Io rimarrò qui, questa società mi ha dato tanto, come questo gruppo. Credo tanto in ognuna delle mie compagne, insieme speriamo di dare spettacolo”.