Credit Photo: Andrea Piras

La compagine sarda si appresta a giocare la Coppa Italia: è in questo contesto favorevole che la Tharros proverà a confermare la possibilità di realizzazione degli obiettivi prefissati. Aldilà dei risultati più recenti (ottenuti in scontri che l’hanno vista fronteggiare le avversarie a viso aperto, senza mai chiudersi o abbassarsi), andrà avanti collettivamente per continuare a dare significato ad ambizione ed impegno, questioni dimostrate da inizio stagione. Oltre l’intera rosa biancorossa, anche il mister Luca Suella è ben conscio delle insidie che la serie C riserva in ogni giornata (così come questa importante fase) e che nessuna partita sarà da sottovalutare; fiducioso che le sue ragazze metteranno in campo i principi di cui si è tanto discusso, abbiamo avuto piacere di scambiare quattro chiacchiere proprio con lo stesso in modo da sapere di più sull’immediato futuro di squadra.

Mister, parliamo un po’ della nascita di questa collaborazione biancorossa: cosa l’ha portata a sposare il progetto Tharros Femminile e che impatto ha avuto con la società e la squadra?

Il tutto è iniziato all’improvviso: la società mi ha contattato e proposto di guidare la squadra e ci siamo accordati in un niente. Mi ha fatto molto piacere, avendo sempre seguito il calcio femminile; la vedo come una grande opportunità. Credo si possa fare bene quest’anno e soprattutto gli anni a venire.

Nello scontro più recente le ragazze hanno rifilato un 3-1 su rimonta: si può considerare un ottimo segnale di ripresa, non solo per le reti recuperate (considerate quelle subite nelle scorse giornate), ma anche per la questione infortuni che ha minato un po’ il percorso. Aldilà degli imprevisti, il gruppo sta dimostrando di essere solido e di lanciarsi in una fase di continua crescita. Tracciando un bilancio generale di quella che è stata la stagione fino ad ora, secondo lei dove potrete arrivare?

Siamo una squadra molto giovane, forse la più giovane del girone. È necessaria tanta pazienza per dare modo alle nuove ragazze di crescere. Stanno dimostrando di poter stare in questo campionato perché, alla fine, abbiamo sofferto solo le partite dove siamo stati costretti a rinunciare a tante infortunate, ma bisogna anche dire che nell’undici schierato hanno preso parte anche ragazze “acciaccate” e questo, chiaramente, ha condizionato quei risultati che sono andati come sono andati. La nostra è una formazione che si deve salvare, tutto quello che verrà in più sarà tanto di guadagnato.

Mancano pochi giorni alla partenza Coppa Italia. Il Caprera, in avvio di campionato, non è stato minaccioso (si ricorda il largo risultato di 6-0 contro), ma questo è un girone che sta regalando particolari colpi di scena ed ora le opposte approfitteranno indubbiamente del vecchio test che ha dato modo di conoscere maggiormente il vostro gioco: dalle maddalenine cosa vi aspettate? Ha già in mente gli schieramenti da adottare?

È passato tempo da quella partita, percui sia noi che loro entreremo in campo diversi. Ci prepareremo come sempre. Darò sicuramente spazio a chi fino ad ora ha giocato meno, perché è giusto dare l’opportunità anche a loro, ma bisogna pensare che sarà una partita difficile da affrontare ed un’opportunità per dimostrare ancora una volta di essere pronte per questo campionato.

Per la seconda parte di stagione, invece, a cosa punterete?

Ci dobbiamo salvare. Alle ragazze dico sempre che dobbiamo scendere in campo per vincere e convincere. Chiaramente ogni domenica ci troviamo di fronte un avversario diverso e non sempre riesce la convinzione, ma l’importante è sempre dare tutto e credere in quello che si fa.

Che risposta si aspetta dal pubblico oristanese? Il salto di categoria è l’obiettivo comune a tutti i club, ma raramente si parla di altri aspetti quali la tifoseria e la creazione di impianti sportivi che possano contribuire alla crescita di questo sport, soprattutto nel caso del femminile: per voi quanto è importante? Per quanto riguarda le strutture, secondo lei la regione Sardegna potrebbe garantire maggiore solidità e sicurezza, oltre che per il discorso trasferte che qualche volta pare creare non poche difficoltà?

Il calcio femminile merita quanto quello maschile, sia a livello di strutture che di pubblico. Noi ad Oristano abbiamo una struttura efficiente, la società ci mette a disposizione l’impianto in ugual modo e siamo contenti di ciò. Personalmente, non so quali siano le problematiche ed i progetti della regione, ma ad Oristano la società lavora tanto per il calcio femminile. Il pubblico ci segue e questo ci dà forza.

Si ringrazia Luca Suella e la società tutta per la gentile concessione.