Il Lecco si sta preparando in attesa di tornare in campo nei primi giorni di febbraio per difendere il primato nel Girone A di Promozione Lombardia. Le blucelesti di Monica Iustoni hanno nell’attacco il loro punto di forza, e ciò è dovuto alle 14 reti messe a segno dall’attaccante classe 2002 Marianna Bruno, al suo primo anno al Lecco. La nostra Redazione ha raggiunto Marianna per fargli alcune domande.

Marianna cos’è per te il pallone da calcio?
«Per me il pallone da calcio è una passione che ho avuto sin da subito. Ho cercato di deviarla facendo altri sport, ma poi mi trovavo sempre la sera a giocare coi ragazzi che abitavano con me nel condominio di Senna Comasco».

Quando hai capito che l’attaccante sarebbe stato il tuo ruolo?
«In realtà, quando sono arrivata al Como, non sapevo quale potesse essere il mio ruolo. Poi ho inizialmente visto un allenamento, e alla fine mi sono fatta convincere allenandomi con le ragazze, con l’allenatrice che mi ha visto come ruolo di attaccante, che poi sarebbe diventata la mia posizione».

A chi t’ispiri?
«A calcio mi chiamano “Ibra”, perché mi legavo i capelli come lui, e poi Ibrahimovic è il mio calciatore preferito. Ultimamente mi piace molto Federico Chiesa».

La tua carriera è legata al Como: che significato ha avuto per te vestire la maglia?
«Como è stato l’inizio della mia passione, che rimane per me come una famiglia che mi ha trattato bene. Vestire la divisa del Como è stato un onore per me, perché ha rappresentato la propria città».

C’è una partita col Como che vorresti ricordare?
«Era uno scontro diretto al vertice con le Azalee, loro erano favorite, ma noi eravamo unite come squadra, e, anche se abbiamo perso, abbiamo mostrato di avere un obiettivo comune».

Perché hai scelto di andare quest’anno al Lecco?
«Tra le proposte che c’erano ho scelto Lecco, perché la società ha un progetto serio e ambizioso».

Che gruppo hai trovato al tuo arrivo?
«Ho trovato un gruppo aperto e disponibile fin da subito, pronte ad accogliermi nel migliore dei modi».

Le lecchesi sono prime a punteggio pieno: te l’aspettavi?
«Sinceramente me l’aspettavo perché, vista la squadra e per gli allenamenti che mettiamo ogni settimana, non ho visto nessuno metterci in difficoltà. Noi siamo pronti per fare il salto di categoria».

Tu hai messo a referto quattordici reti in undici giornate: contenta dello score?
«In realtà pensavo di fare di più, ma sono contenta di aver realizzato queste reti che hanno contribuito al successo della squadra».

Che Girone A di Promozione hai visto dopo undici giornate?
«A parte noi, lo reputo abbastanza competitivo».

Una squadra del Girone A di Promozione che ti ha stupito di più?
«Il Gorla Minore perché è stato l’unico a metterci in difficoltà, è una bella squadra».

Chi può vincere il campionato?
«Ovviamente noi».

In che condizioni è il calcio femminile lombardo?
«Il calcio femminile lombardo sta piano piano prendendo più spazi, e molte realtà si stanno aprendo al calcio femminile, tuttavia, ci sono alcune cose da fare, e molti pregiudizi devono essere rimossi».

Com’è la tua vita extracalcistica?
«Sono una studentessa al primo anno di Giurisprudenza e mi piace molto. Sono molto brava a scuola. Sono una persona molto ambiziosa. Ho anche un cane»

Cosa c’è nel tuo 2022?
«Nel mio 2022 c’è sicuramente la voglia di salire di categoria con il Lecco, e, personalmente, spero di poter crescere e migliorare».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Calcio Lecco 1912 e Marianna Bruno per la disponibilità.

Photo Credit: Marianna Bruno

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.