Da una piccola cittadina di Ravenna fino alla Spagna, precisamente a Siviglia, col sogno già realizzato di diventare calciatrice professionista. Naturalmente stiamo parlando di Martina Piemonte, classe 97′, che dopo aver lasciato a inizio estate la società Gialloblù dell’Agsm Verona, è partita per la penisola Iberica in direzione Primera División de la Liga de Fútbol Femenino (LaLiga) e esordire così nella massima serie di calcio femminile del Campionato Spagnolo. Nella sua carriera inoltre sono presenti convocazioni in Under 17, Under 19, fino ad arrivare alla Nazionale Maggiore.
 
Martina, partiamo dalla tua carriera sportiva: racconta ai lettori il tuo percorso professionale sportivo fino ad arrivare nella Liga Spagnola in un Team di prestigioso come Sevilla Fútbol Club.
Ho iniziato a giocare a 5 anni, in una squadra del mio paesino in provincia di Ravenna, il “Ravenna Lidi”. Da questa squadra sono poi passata a giocare nel “Usd Classe” fino all’età di 15 anni. Il passaggio al femminile mi ha portata al Riviera di Romagna in serie A, dove ho giocato per due anni (stesso anno in cui con la nazionale femminile u17 abbiamo raggiunto il 3 posto europeo e 3 posto mondiale in Costa Rica).
Ho giocato per 2 stagioni nel “San Zaccaria”, ovvero l’altra squadra della mia città, nella quale sono cresciuta molto come giocatrice e come persona. Qui ho segnato i miei primi gol in Serie A. 

Finiti gli studi, ho iniziato un nuovo percorso con il Verona, rapportandomi con giocatrici del calibro di Gabbiadini, Thallman, Di Criscio, mettendo a rete 11 gol. Quest’anno giocherò nel “Siviglia”, per continuare a seguire i miei obiettivi.
 

Cosa ti ha spinto a provare questa nuova esperienza in Spagna?
Il mio obiettivo è migliorare ogni giorno e credo il campionato spagnolo sia più evoluto rispetto a quello italiano. Vorrei mettermi alla prova per poter ambire al massimo. Questa estate mi si è presentata l’opportunità del Siviglia. Dopo aver conosciuto e visto il progetto, non ci ho pensato due volte.

Raccontaci le differenze di preparazione tra AGSM Verona e il Sevilla Fútbol Club?
Sono due cose differenti. A Siviglia il lavoro è curato in ogni minimo particolare da professionisti: il lavoro tattico e tecnico sono di primo livello. Ogni cosa è curata a dovere, dall’alimentazione al campo da gioco, siamo costantemente seguite.

Il 3 Settembre ci sarà il debutto nella Liga: Sporting de Huelva- Sevilla FC. Quali sono le tue aspettative e quelle del club per questa nuova stagione?

Le aspettative della società sono alte. Dopo alcuni anni in seconda divisione e dopo aver riconquistato il posto in prima divisione, partita per partita dovremo accumulare più punti possibili per continuare la permanenza nella Liga.
Nella prima giornata contro il Huelva, questa domenica, l’emozione sarà tanta, vorró iniziare al massimo, magari segnando sarebbe ancora meglio!

Il tuo giudizio sul cambio della guida tecnica da Mister Antonio Cabrini a Coach Milena Bertolini nella Nazionale Femminile Italiana.
Non posso fare una comparazione tra il mister Cabrini e il mister Bertolini, perché non conosco Bertolini. Quello che posso dire è che Bertolini, ha dimostrato di essere una grande allenatrice, sia per gli anni trascorsi con il Brescia femminile che per i titoli conseguiti. Spero farà altrettanto per la nostra nazionale italiana. Per quanto mi riguarda, lavoreró sodo ogni giorno con l’obiettivo di continuare a far parte della nazionale italiana, questa volta nelle mani di Bertolini. 

Adesso in Italia sembra quasi di essere all’anno zero, con l’ingresso di alcuni grandi club maschili come la Juventus che rischiano di mutare rapidamente la geografia del nostro movimento. Qual’è il tuo pensiero su questo particolare momento?
Da calciatrice italiana sono molto contenta della crescita del movimento del calcio femmile negli ultimi anni. Già dall’anno scorso con la Fiorentina e da quest’anno con l’entrata di squadre importanti come Juventus, Empoli e Sassuolo, riusciremo ad avere una crescita sportiva, attraverso metodi avanzati di allenamento ed allenatori professionisti a disposizione.
Solo così noi calciatrici italiane riusciremo ad arrivare ad alti livelli e a diminuire il distacco sportivo rispetto alle altre nazioni di livello, come Francia, Germania, Spagna, Inghilterra e ambire, perché no, a una Finale dei Mondiali.

Racconta ai lettori un aneddoto della tua cara amica ed ex compagna di squadra: Melania Gabbiadini.
Melania Gabbiadini è sempre stata il mio idolo. Aver avuto la possibilità di giocarci insieme è stato molto importante per me, come giocatrice e come persona.
Mi ha dato  tanto con il suo modo di fare e di trasmettere la sua esperienza, senza mai alzare la voce, ma semplicemente giocando e dimostrando in campo il suo valore giorno dopo giorno. Ad esempio, vi racconto un aneddoto che mi è rimasto impresso, che descrive perfettamente l’etica lavorativa di questa campionessa. Durante un esercizio di azioni offensive, arrivato il turno di Melania, con estrema facilità, lei riuscì a compiere un gesto di stop ed in rapidità girandosi verso la porta, tiró di piattone mettendo la palla sotto il set, come se fosse una sciocchezza! E questo capitava ad ogni azione! Una grandissima atleta!

Un grande ringraziamento a Martina Piemonte per l’intervista concessa. Auguriamo a lei e allo società del Sevilla Fútbol Club un grande in bocca al lupo per la stagione!