Photo Credit: Fabrizio Brioschi

Il Como Women è riuscito a centrare al sesto tentativo la prima vittoria in Serie A, piegando per 4-1 il Parma. Tra le quattro marcatrici lariane che sono andate a referto c’è anche quello di Matilde Pavan, attaccante classe ’04, arrivata quest’anno sulle sponde comasche e che sabato ha messo a segno la sua prima marcatura nella massima serie che, tra l’altro, è stata premiata dalla FIGC come miglior gol del sesto turno di campionato. La nostra Redazione ha raggiunto Matilde per risponderci ad alcune domande.

Matilde cosa vuol dire per te avere il pallone tra i piedi?
«Avere il pallone tra i piedi significa divertimento, libertà di esprimermi e di essere me stessa».

Dato che sei un’attaccante c’è una rete che ti ha dato particolari emozioni?
«Sicuramente il gol di qualche giorno fa contro il Parma è stato il più emozionante, essendo il primo in Serie A».

Da pochi mesi sei al Como. Quando hai capito che questa squadra sarebbe stata quella giusta per te?
«Non è stato difficile scegliere Como, mi ha colpito fin da subito il progetto e la passione che trasmettono la società e i tifosi. Appena ho saputo dell’interesse ho spinto per questa destinazione».

Sabato è arrivata la prima vittoria in campionato contro il Parma. Quanto è importante, secondo te, questo successo?
«Aver vinto contro il Parma è stato importantissimo per la classifica, essendo uno scontro diretto, ma soprattutto per il morale e per premiare con i tre punti le ultime ottime prestazioni che non ci hanno però portato a qualcosa di concreto a livello di punti».

Tra l’altro, nella gara vinta contro le ducali hai segnato la tua prima rete in Serie A. Che sensazioni hai provato dopo aver messo la palla in rete?
«Il primo gol è stata una sensazione stranissima, ovviamente in positivo. Quando ho visto la palla entrare non ci credevo, mi ci è voluto qualche minuto per realizzare. Alla ripresa del gioco dopo il gol mi sono tirata un pizzicotto per verificare se fosse vero: è stato fantastico».

A chi dedichi questo tuo primo gol in Serie A?
«Il gol lo dedico alla mia famiglia, mi seguono sempre e mi supportano ogni giorno. Un pensiero particolare alle mie nonne, che sono sempre connesse su TIMVISION nonostante le difficoltà digitali, e a mio nonno che sarebbe stato il più orgoglioso di tutti».

Ora non c’è tempo da perdere, perché domenica il Como andrà in casa della Roma. Cosa temi delle giallorosse? Su cosa lavorerà la tua squadra in vista di quest’importante match?
«La Roma è un ottima squadra con uno stile di gioco molto offensivo, Dovremo essere brave però a non farci schiacciare, ad esprimere comunque il nostro gioco e ad essere ciniche».

Che idea ti sei fatta di questa Serie A dopo sei giornate di campionato? E sul nuovo format del campionato?
«Questa Serie A è rispetto agli altri anni più competitiva e spettacolare, non c’è mai una favorita. Il nuovo format è molto interessante, sicuramente il fatto di giocare così tante partite rispetto agli altri anni è un bel passo avanti, inoltre in questo modo lo scudetto e la salvezza non sono scontati e possono esserci delle belle sorprese».

Due settimane fa hai incontrato l’Inter, che è stata fino a poco tempo fa la tua ex squadra. Che cosa ti ha lasciato la maglia nerazzurra?
«Sono arrivata all’Inter a quindici anni e ho sentito da subito l’importanza di vestire una maglia così prestigiosa. L’esperienza in nerazzurro mi ha fatto crescere come calciatrice e come persona. Mi hanno dato la possibilità di confrontarmi con ragazze e staff molto preparati da cui ho imparato tante cose».

Com’è la tua vita extracalcistica?
«Nella vita fuori dal campo mi piace ascoltare musica e viaggiare. Sto frequentando anche l’ultimo anno di scuola».

Che sogni vorresti realizzare in futuro?
«Il mio sogno più grande è giocare un Mondiale con la Nazionale».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Como Women e Matilde Pavan per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.