Photo Credit: Michelle Calamari

Il Gorla Minore è attualmente la quarta forza del Girone A di Promozione Lombardia con diciassette punti. Un percorso fatto di due pareggi, tre sconfitte e cinque vittorie, l’ultima arrivata in trasferta contro il Pontevecchio per 7-0 nella sest’ultima giornata di campionato. A segnare per le gialloblù sono state Jenny Piovaccari, Stefania Priamo, Sara Fransato, e il poker di Michelle Calamari. Quest’ultima è un’attaccante classe ’00, e veste la divisa del Gorla da quest’anno. La nostra Redazione ha raggiunto Michelle, che attualmente ha messo a referto sei marcature, per risponderci ad alcune domande.

Michelle cosa ti ha spinto a diventare una calciatrice?
«Credo che non ci sia una cosa che non si spinge, ma per certe cose ci nasce, nel senso che da piccola il mio cartone preferito era “Holly e Benji” e, una volta che guardato, andavo fuori a giocare, anche con gli amici con cui uscivo: ciò hanno influenzato in me a diventare una calciatrice».

Perché hai scelto di diventare un’attaccante?
«È vero che mi sento un’attaccante, ma in realtà sono un jolly perché, quando sono entrata nel Gorla Minore, ho voluto provare altri ruoli, dal terzino all’esterna alta, posizione dove ho giocato domenica».

Com’è stato il tuo percorso calcistico fino a questo momento?
«Ho iniziato a tredici anni, quando ho iniziato nel calcio a undici nella Villa Cortese per quattro stagioni, anche se poi mi sono fermata per due anni per motivi scolastici. Successivamente sono entrata nel calcio a sette giocando nel San Giorgio e nella Solbiatese, per poi approdare quest’anno al Gorla Minore».

Cosa ti ha portato a far parte quest’anno del Gorla Minore?
«Ho scelto di vestire il Gorla perché la società ha un centro sportivo e dirigenti disponibili, e poi ho un gruppo con cui mi sono trovata sin da subito, poi perché sa mantenere le promesse. Sento di aver trovato qui il mio posto».

Parliamo dell’attuale stagione nel Girone A di Promozione, dove il Gorla si trova quarto dopo tredici turni. Ti soddisfa questo piazzamento?
«Non sono soddisfatta, noi meritiamo di stare in alto. Secondo me, la squadra deve stare nelle prime tre posizioni del campionato».

Delle dieci gare giocate col Gorla Minore, qual è quella che vorresti rigiocare?
«Vorrei rigiocare quella contro il Parabiago all’andata, perché la sentivamo molto, e in quella gara abbiamo avuto molta sfortuna, ma allo stesso tempo anche quella persa contro la Rivanazzanese, sempre all’andata, perché non eravamo in un buon periodo».

Domenica il Gorla ha battuto il Pontevecchio per 7-0. Com’è arrivata, dal tuo punto di vista, questa vittoria?
«Arrivavamo da una settimana non facile, perché abbiamo risolto alcuni problemi all’interno dello spogliatoio, e siamo ripartite da zero. Poi certo, il Pontevecchio, nonostante il passivo, ha lottato per tutti i novanta minuti, ma poi abbiamo giocato tanto da squadra, aiutandoci tutte fino alla fine, portando a casa i tre punti».

Inoltre, contro il Pontevecchio c’è stata una doppia soddisfazione per te, dato che hai segnato quattro gol. Ti saresti mai aspettata di segnare così tanto?
«Sono felice di aver segnato questi gol».

Grazie a questo poker ora sei a quota sei seti stagionali. Credi di fare ancora di più?
«Sì, voglio segnare ancora di più, perché sono qua per fare gol. Mi auguro di arrivare tra le prime cinque marcatrici del campionato».

Il torneo va avanti, e il Gorla andrà in casa del Parabiago, dove l’obiettivo sarà quello di “vendicare” il 2-1 perso all’andata…
«Dobbiamo dimostrare a noi stesse di essere squadra, perché se giochiamo unite sappiamo che possiamo dire la nostra. All’andata ho segnato un gol al Parabiago, spero che al ritorno di ripetermi ancora. Ho molta emozione verso questa partita».

Come giudichi il Girone A di Promozione a sei giornate dalla fine?
«Il Girone A di Promozione, a differenza del raggruppamento B, ha delle squadre molto “cattive” e tecniche, dove ci sono giocatrici di esperienza».

Qual è la squadra che ti ha colpito di più?
«In realtà ne ho due: il Como 1907 perché ha delle giocatrici giovani, brave e con tanta voglia, ma anche la Rivanazzanese perché hanno una grande cattiveria agonistica».

Chi può vincere il campionato?
«Dal punto di vista della classifica la Rivanazzanese, ma mi piacerebbe anche il Como. Ovviamente spero anche nel Gorla».

Come sta, secondo te, il calcio femminile in Lombardia?
«Non immaginavo che il calcio femminile in Lombardia potesse avere così interesse, e questo mi ha sorpreso».

Com’è la tua vita fuori da campo?
«Io sono una studentessa di Scienze Motorie a Milano. Non lavoro, ma alleno da settembre la squadra classe 2016 del Gorla: ringrazio sin da adesso la società che mi ha dato questa opportunità, perché allenando questi bambini mi sta cambiando tanto come persona. Poi vorrei portare, sempre col Gorla, il progetto del calcio anche nelle scuole elementari».

Quali sono i risultati che vorresti centrare quest’anno?
«Prima di tutto concludere nella top tre del campionato, dare tutto ai play-off per andare in Eccellenza, perché sarebbe un sogno per tutte noi. Fuori dal campo vorrei finire il secondo anno all’università, finire la stagione coi bambini e lasciare un’impronta dentro di loro, ma anche di svolgere quest’estate alcune attività che sono legate al mondo dello sport, in modo da potermi arricchire anche a livello di esperienza».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Gorla Minore e Michelle Calamari per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.