Credit Photo: Francesco Passaretta - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Il campionato di serie C si avvicina ai titoli di coda e la Pro Sesto prosegue la propria camminata stagionale con lo stesso pensiero comune e quello degli ultimi due scontri imminenti.
La nona forza di categoria (con un bilancio pari tra trionfi e sconfitte e vicinissima in graduatoria a Tharros e Real Meda) non intende mollare e punta alla conquista di qualche punto in più per una definitiva chiusura a modo di un grande e tortuoso 2023/24, nonostante sia reduce da una sconfitta rimediata tra le mura delle avversarie della Solbiatese.
Blindato, quindi, per ora il dato statistico, ma rimangono ottime le risposte del team anche davanti alle più impattanti opposte.

Ora per le ragazze di coach Ruocco scorrono i minuti, ne rimangono, però, 180 da giocare con tutta la grinta necessaria alla miglior gestione di due gruppi pericolosi.
Con piacere ne abbiamo parlato con Sara Brambilla, giovanissimo apporto in difesa della fascia destra (all’occorrenza sinistra) biancazzurra.

Benvenuta Sara! Che stagione è stata per te quella ancora in corso ed in che modo hai vissuto il passaggio dalla Primavera alla Prima Squadra biancazzurra?

Questo è il mio secondo anno in serie C. Tre anni fa ho iniziato a giocare nella Primavera della Pro Sesto dopo la parentesi nella Speranza Agrate; per me è stata una bellissima esperienza, fin da subito sono riuscita a trovare spazio, rendendomi disponibile per quasi tutte le partite.
Disputare un girone unico, inoltre, è stato molto stimolante poiché mi ha dato la possibilità di confrontarmi con variegati gruppi importanti come Inter, Milan, Juve.

Terminata la stagione Primavera, con la coincidenza della retrocessione delle biancoazzurre dalla B alla C, sono approdata in Prima Squadra. Il primo anno non è stato semplice, ma è stato un bel viaggio, sia dal punto di vista calcistico che personale: rimane l’orgoglio di essere riuscita a percorrere questo tragitto e ad interfacciarmi con diverse realtà del panorama, tra Rappresentativa Nazionale, raduno territoriale dell’area Nord, Centro preparazione olimpica e tornei successivi. Queste chiamate mi hanno dato la spinta giusta per poter fare bene e dare di più.

Ultimamente sto giocando titolare, tendenzialmente come terzino destro, seppur in passato abbia ricoperto il ruolo di difensore centrale. Spero di continuare in questa direzione.

Il campionato è ormai agli sgoccioli ed il bilancio complessivo è piuttosto positivo, in ottica di una conferma abbastanza tranquilla. Come trovi il lavoro compiuto dalla squadra fino ad ora?

Siamo una squadra giovanissima ed il fattore età media bassa ci ha un po’ fatto peccare d’esperienza; allo stesso tempo, però, questo spunto ci ha permesso di fare un buon lavoro in questa stagione ed ottenere risultati più accattivanti.
Il miglioramento c’è stato ma vi è ancora margine per poterlo incrementare; siamo riuscite a trovare un approccio più giusto, anche davanti a formazioni di livello come il Moncalieri.
Sarà importante continuare a lavorare sui nostri punti di debolezza.

Domenica è arrivato un risultato in difetto subito dalle compagne lombarde della Solbiatese. Un finale con punteggio non così largo, seppur si sia trattato di una squadra che occupa i primissimi gradini della classica.
Il tuo parere su tale prestazione?

La scorsa domenica ci ha lasciato un leggero amaro in bocca perché in realtà la partita è sempre stata gestita da noi; abbiamo avuto un buon possesso palla e siamo riuscite a contrastare bene il loro valido ed ottimo attacco.

Il primo tempo l’abbiamo giocato nella loro metà campo, ma forse è mancata un po’ la concretizzazione negli ultimi metri con dei tiri che non ci sono stati.
Abbiamo dovuto pagare questo aspetto e ciò ha dato loro modo di segnare (anche se tutti quanti i loro goal sono stati conseguenze di calci piazzati).
È un aspetto su cui soffriamo molto e spesso capita che in partite da noi maggiormente determinate non si riesca poi ad ottenere un risultato che rispecchi questo nostro potenziale.

A brevissimo ospiterete tra le mura domestiche il tostissimo Lumezzane che ormai il salto di categoria l’ha fatto. In ogni caso sarà fondamentale fare bene anche per dare ulteriore dimostrazione della grande presenza e del grande valore della Pro.
Tenendo conto degli esiti evidenziati in occasione d’andata contro le stesse (rispettivamente una sconfitta ed una vittoria) cosa vi aspettate?

Confrontarsi con una squadra già arrivata in serie B sarà per noi un plus per imparare; sappiamo che sarà molto complicato ma allo stesso tempo stimolante e scenderemo in campo con l’intento di dare il meglio delle nostre possibilità. Al di là del risultato e della loro condizione, puntiamo a fare una bella prestazione; cercheremo di gestire la partita con tranquillità senza farci opprimere.

Siamo molto determinate anche per lo scontro con la Tharros: è una squadra che si presenta sulla carta meno preparata rispetto alla capolista;  constatato ciò, potremo sicuramente fare bene e, perché no, magari a portare il risultato a favore nostro!

Si ringrazia Sara Brambilla e la società tutta per la gentile concessione.