Con un bomber così forte la Femminile Rimini può prendere il volo. Sarah May Pace, attaccante italo-americana, domenica ha sbloccato il punteggio nella gara contro lo United ed è tornata a gonfiare la rete dopo il digiuno di due mesi. “Sono partita da centrocampo, mi sono portata avanti la sfera, ho aspettato l’uscita del portiere, ho letto bene la situazione e ho segnato in scivolata, l’avevo già vista dentro. Probabilmente è pure il gol più bello tra quelli realizzati. La dedica va a tutte le mie compagne di squadre e in particolare a Samanta Mughetti, appena diventata maggiorenne. Le volte precedenti mi sono concentrata sulla mia nipotina, è giusto cambiare. Scaramanticamente, spero di superare presto questo bottino, il numero sette proprio non mi piace”.
L’arena del Romeo Neri si è confermata un talismano prezioso, in tre gare le biancorosse hanno sempre e solo vinto. “Giocare in uno stadio del genere trasmette una bellissima sensazione, il panorama attorno è fantastico, invito anzi ancora più pubblico a venirci a vedere”.
Sul campo, le reti di Pace ed Ester Protti hanno spalancato le porte alla festa e il risultato non è mai stato in discussione, evidente la superiorità delle biancorosse. “Nel primo tempo abbiamo dominato, poi controllato il risultato, è andata bene anche perché la partita è stata preparata nei minimi dettagli assieme al mister”.
L’attaccante italo-americana classe ’83 vuole regalare alle compagne il maggior numero di reti possibili per la scalata in C. Domenica, oltre al gol, Pace ha fornito un prestazione di grande cuore correndo con estrema tenacia su ogni pallone. “Il mister ha chiesto maggiore grinta, diciamo che ho recepito al volo la sua richiesta. Spero di segnare il più possibile e aiutare la squadra a coronare il nostro sogno, che è la promozione in serie C. Raggiungere l’Onda Pesarese? Nulla è impossibile”.
Pace proviene dal calcio a cinque abruzzese e all’inizio non è stato facile ambientarsi nelle vaste praterie. Ora però sta andando alla grande. “Ho sempre giocato a futsal in Abruzzo, poi mi sono trasferita a Rimini per lavoro e ho avuto modo di conoscere questa splendida realtà. Ovviamente il tipo di gioco è diverso, nel calcio a cinque la sfera viaggia rasoterra, qui va controllata dall’alto e il rimbalzo cambia, per non parlare delle dimensioni. Devo imparare e migliorare su molti aspetti, ma ci sto lavorando assieme al mister e alle compagne”.
Pace racconta una curiosità sul suo ruolo di bomber. “Quando sono arrivata alla Femminile non mi aspettavo di giocare al centro, ho sempre preferito le corsie laterali. In realtà però non sono una debuttante assoluta, perché ho già avuto una parentesi nel calcio a undici assieme alla mia sorella gemella Sabrina, tanti anni fa facevamo i terzini in una squadra in provincia di Montesilvano. Infine una richiesta al mister, di darmi la maglia numero undici, che è il mio preferito, guai al sette”. Il nove, solitamente destinato a lei, è tipico del bomber, ma se gioca sempre così, Pace può essere accontentata.

Fonte: www.femminileriminicalcio.it