Il Parabiago ha cominciato la sua avventura nel Girone A di Promozione cadendo contro Lecco e Novedrate, e oggi le biancogranta scenderanno in campo del Vighignolo, con l’obiettivo di centrare un risultato positivo. Ma a spiegarci gli obiettivi di questa squadra è la Direttrice Sportiva Veronica Masi.

Veronica cos’è per lei essere una Direttrice Sportiva?
«Essere un direttore sportivo oggi è un orgoglio personale. Ho iniziato a calciare il pallone da molto piccola, grazie alla passione smisurata di mio papà (ex direttore sportivo) per questo sport. Ho subito amato questo sport che mi ha portato a raggiungere anche obiettivi per me importanti come la rappresentativa e la Serie C con le squadre del Turbigo e Villa Cortese».

Che differenze ha notato col calcio del suo tempo con quello di oggi?
«Ovviamente per noi era molto difficile farsi spazio nel “calcio che conta” perché all’epoca non era così sviluppato come ora. Le ragazze giovani di oggi sono molto fortunate perché si affacciano ad un mondo totalmente diverso, molto più seguito con molte più possibilità. Il divario tra ragazzi e ragazze sta piano piano diminuendo anche se c’è ancora molta strada fare».

Perché ha deciso di diventare DS del Parabiago Femminile?
«Ho deciso di intraprendere questa esperienza, per me totalmente nuova, perché il progetto che mi è stato presentato dal Parabiago è molto ambizioso. Il presidente ci ha messo al centro della società mettendoci a disposizione tutto ciò che serve. All’inizio ricoprivo questo ruolo, ma, vedendo le mie ragazze giocare, mi è tornata la voglia e ho deciso di far parte a pieno dell’organico e combaciare i due ruoli».

Che formazione ha creato al vostro esordio nel femminile?
«Abbiamo aperto le porte a tutte le ragazze che avevano voglia di iniziare una nuova esperienza con noi, senza richiedere per forza esperienza. Per questo la nostra rosa è mista, formata da ragazze giovanissime che si affacciano a questo mondo per la prima volta ma anche da donne che già in passato hanno maturato esperienze importanti. Abbiamo creato un gruppo pazzesco, che mai pensavo potesse essere così coeso data la diversità di età delle ragazze e invece siamo proprio come una grande famiglia».

Cosa puntate quest’anno?
«Quest’anno vogliamo solo puntare al farci conoscere il più possibile, divertirci e divertire senza pensare troppo ai risultati».

Che cosa ha notato del Girone A di Promozione?
«Il girone di quest’anno è super stimolante, ci sono tante società nuove e molte di alto livello, sarà sicuramente una bella sfida».

Che aspettative ha sul calcio femminile lombardo?
«Mi auguro che le ragazze possano arrivare a poter vivere di calcio come i ragazzi e che la società in cui viviamo possa interessarsi sempre di più a noi, alla passione che abbiamo e ai sogni che molte volte sembrano irraggiungibili. Ci meritiamo sicuramente più spazio, più visibilità e più possibilità. È giusto che anche le ragazze possano sudare per arrivare a veder realizzati i propri obiettivi e sogni».

Che cosa vuole realizzare in futuro al Parabiago Femminile?
«Noi del Parabiago abbiamo in mente di creare un piccolo mondo del calcio femminile all’interno della nostra società con la Prima Squadra che farà da specchietto ad un settore giovanile agonistico ricco di bambine che come me, avevano il sogno di calciare un pallone ma non ne avevano la possibilità! Vogliamo creare qualcosa di grande e speriamo si possa realizzare!».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la Football Club Parabiago e Veronica Masi per la disponibilità.

Photo Credit: FC Parabiago

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.