Il triplice fischio da parte del direttore di gara Marco Monaldi ha decretato la vittoria casalinga dell’Inter sul Parma per 4 a 1. Il tabellino nerazzurro relativo alle reti subite si è macchiato al 90′: il gol della bandiera messo a segno da Cox ha reso meno amara la sconfitta esterna del Parma sotto i colpi di Van Der Gragt, Karchouni, Marinelli a inizio ripresa e Chawinga.
I dati statistici fornitici da Panini Digital raccontano di un’Inter ben disposta sul terreno di gioco, con una linea alta, che ha costretto le giocatrici avversarie a posizionamenti più arretrati nella propria metà campo per fronteggiare i diversi attacchi creati. L’Indice di Valutazione Squadra premia la formazione di casa con un punteggio di 64 a 36 e rispecchia in parte il risultato maturato alla fine dei 90 minuti più 5 di recupero.
Nonostante questi dati, il volume di gioco creato dal Parma non è stato largamente inferiore: sono solo 10 i punti percentuali di ritardo nel possesso palla e nel numero di palloni giocati. Le squadre si sono, invece, equivalse nell’ampiezza del gioco e nel numero dei cross effettuati: per entrambe, i cross sono arrivati maggiormente dalla fascia sinistra del terreno di gioco. Le azioni individuali hanno visto le due squadre tentare circa lo stesso numero di dribbling e di accelerazioni.
La grande differenza si denota in termini di giocate utili: solo 52 quelle totalizzate dalle ragazze di Mister Ulderici, a fronte delle 98 (quasi il doppio) dell’Inter. Queste hanno portato 7 occasioni alle giocatrici guidate di Rita Guarino contro le sole 3 del Parma.
Nel primo tempo, il Parma è stato costretto a giocare il maggior numero di palloni nei pressi della propria area di rigore, mentre la reazione avuta nella seconda frazione di gioco ha permesso alle emiliane di alzare il baricentro e giocare in zone di campo più avanzate.
La difficoltà delle giocatrici del Parma di arrivare, tramite il gioco, in area di rigore avversaria è testimoniato dai tiri verso la porta: ben 8 volte sono state costrette a calciare da fuori area, mentre l’Inter ha prediletto le finalizzazioni da dentro l’area, avendo avuto meno difficoltà nella costruzione efficace della manovra e nel colpire di testa i palloni spioventi pervenuti dai cross.
Fulcro del gioco nerazzurro è stata Lisa Alborghetti, chiamata in causa spesso dalle compagne di reparto, dal portiere e dalla centrocampista Santi. Per quanto concerne il Parma, la costruzione del gioco si è sviluppata maggiormente sul lato sinistro del campo, tra Heroum, Cox e Benoit. Sempre Alborghetti si è distinta su tutte le altre compagne di movimento nerazzurre in termini di possesso palla che ha sforato i 3 minuti. Per parte emiliana, invece, nota di merito va a Danielle Cox che ha registrato il maggior numero di palle giocate e di passaggi riusciti, risultando seconda solo al portiere Alessia Capelletti per numero di palle recuperate.