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La doppietta di Paloma Lazaro e il gol di Farrelly chiudono, ad avvio ripresa, lo scontro diretto dagli inferi della classifica tra Parma e Sampdoria: un finale ad alto livello con varie occasioni da rete e la trasformazione dagli 11 metri di Agnese Bonfantini rendono meno amara la sconfitta per tre reti a una delle blucerchiate.
Una Samp ridotta alla propria metà campo, che come dimostrato dal grafico sulla disposizione tattica fornitoci da Panini Digital Soccer non è riuscita a sviluppare sufficiente gioco in zona offensiva soprattutto nei primi 45 minuti, costretta ad interrompere non oltre la linea di centrocampo la costruzione della propria manovra, ha potuto contare sulla prestazione delle due “Cecilie” di centrocampo: Prugna si è distinta non solo per le 49 palle giocate di cui 28 in maniera efficace con 7 giocate utili, ma persino per l’aiuto dato alla squadra in fase di interdizione con 15 palloni recuperati e in fase di finalizzazione con un assist ed un tiro in porta; la numero 21 Re, tra le proprie fila, è risultata colei che ha giocato il maggior numero di palloni e che ha totalizzato il più alto quantitativo di passaggi riusciti.
Dal lato gialloblù, si sono messe in luce Paloma Lazaro con 4 tiri verso la porta protetta da Amanda Tampieri, Erika Santoro prima tra le compagne per passaggi riusciti e numero di giocate utili ed infine Niamh Farrelly che, oltre ad aver messo la propria firma realizzativa, ha anche recuperato 17 palloni, 8 in meno di Ana Jelencic.
I dati statistici della partita vedono prevalere la formazione di casa soprattutto nella prima frazione di gioco, quando il 4-3-3 schierato da mister Panico, che in fase di transizione positiva si trasformava in 3-4-3 per l’avanzamento di Giorgia Arrigoni a fungere da quarto elemento di centrocampo, inibiva i tentativi di affondo delle ragazze di Cincotta, le quali oltre ad aver fatto registrare una percentuale di supremazia territoriale sotto il 40, non sono riuscite nemmeno a sfruttare in ampiezza il terreno del Tardini, tanto che i cross effettuati complessivi sono appena 10, 8 dei quali pervenuti nella seconda parte del match a risultato già chiuso. A fronte dell’exploit dell’ultima parte di gara, il numero di occasioni e di tiri in porta maturati nei secondi 45 minuti di gioco, vedono prevalere lo schieramento ospite, che nel complesso risulta aver calciato solo due volte in meno rispetto al Parma, facendolo in maniera più precisa con 6 centri nello specchio della porta contro i 5 delle emiliane.