Il Sassuolo Primavera, anche se sconfitto nella finale scudetto dal Milan (al Viola Park di Firenze, dove si sono svolte le final-four di categoria, l’incontro è terminato 3-1 in favore della squadra rossonera, ma solo al termine dei tempi supplementari), è stato sicuramente la maggiore sorpresa del finale di stagione, almeno per quanto concerne la Primavera 1.

Il momento di questa formazione, è stato illustrato dal Responsabile del Settore Femminile della società emiliana, Riccardo Soragni, che nel corso della trasmissione ‘Nero&Verde’ presso la redazione di TRC (e ripreso dal sito ‘Canale Sassuolo’), ci ha tenuto a sottolineare come per il risultato ci sia “tanta soddisfazione, ma anche profonda gratitudine, perché credo che nulla sia successo a caso ma che sia tutto frutto di tanto lavoro”. Gratitudine che il dirigente non riserva solamente alle giocatrici che sono scese in campo, ma soprattutto alla Società che “ci ha messo a disposizione tanto, in particolare il tempo per far maturare le ragazze. Apparteniamo infatti ad una società che ha un impianto solido e che ha dimostrato coerenza e poca frenesia in tutti gli ambiti. Questo ci ha aiutato a fare una programmazione che ci ha portati a questo punto”.

Sempre secondo il dirigente neroverde “il progetto della Primavera femminile è nato cinque anni fa: poi abbiamo inserito ogni stagione qualche elemento sempre più giovane, difatti abbiamo sempre avuto una squadra mediamente di due o tre anni più giovane, rispetto alle altre”.

“Nonostante la minore esperienza, la squadra è riuscita ad arrivare sino a questo traguardo e questo ci riempie d’orgoglio” ribadisce ancora Soragni “Ci siamo fidati delle ragazze, che sono cresciute molto. La cosa più difficile, forse, è stato far capire loro che potevano ambire di più, ma le ragazze hanno saputo crescere e maturare, non solo in campo ma soprattutto al di fuori di esso e nella loro testa”.

Il pensiero della Società, espresso dal suo dirigente, è che la finale alle final-four non sia stata assolutamente un traguardo banale e per questo “si ringrazia profondamente lo staff: sin dall’inizio di stagione pensavamo di poter fare qualcosa di meglio, perché questa Società ti permette di lavorare con i giovani, in contrapposizione con le tendenze dei settori giovanili italiani, dove devi cercare di ottenere tutto e subito…”.

A sentire Riccardo Soragni, quindi, probabilmente se la Primavera di Davide Balugani non si fosse trovata a Sassuolo, difficilmente avrebbe potuto vivere un momento come questo…