In un panorama calcistico locale, composto da innumerevoli realtà di piccole, medie e grandi dimensioni, l’idea più originale ed interessante è venuta ai dirigenti dell’Accademia Bustese di Busto Garolfo, prima società dell’hinterland legnanese ad istituire una scuola calcio al femminile.
La novità consiste nell’allestire squadre dall’organico esclusivamente al femminile, mentre sino alla stagione in corso le ragazze erano parte integranti delle rose che comprendevano entrambi i sessi.

L’idea è stata portata avanti di comune accordo tra la società granata, con il suo vice presidente Carlo Rondanini primo fautore del progetto e l’Amministrazione Comunale di Busto Garolfo, con il suo vice sindaco Ilaria Cova che si è detta entusiasta della proposta.

Altra particolarità sarà il fatto che allenatori, dirigenti e responsabili delle varie categorie, saranno esclusivamente donne, con il coinvolgimento diretto di giocatrici in attività e con la prestigiosa collaborazione dell’Inter, società che da ben 34 anni milita nel calcio femminile. Le categorie a cui le ragazze potranno iscriversi andranno dai primi calci agli esordienti, con squadre che dovranno competere contro i pari età maschi, per arrivare in un prossimo futuro alla categoria giovanissimi, in cui le gare saranno esclusivamente contro formazioni femminili.

Un progetto lungimirante, che ha portato l’Accademia Bustese ad ispirarsi a realtà presenti in molte parti d’Europa in cui il calcio femminile è trattato alla stregua di quello maschile e che avrà come responsabile Esther Strisch, dirigente di lungo corsa della società Bustese, che sarà affiancata da Gianni Re responsabile dei primi calci.

L’appuntamento per tutti gli interessati, maschi e femmine, è per il prossimo 11 giugno alle ore 14,30 presso il centro sportivo comunale “R. Battaglia” di Busto Garolfo per un “OPEN DAY” riservato a tutti i nati negli anni 2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2011 ed a tal proposito l’Accademia Bustese rivolge un appello a tutte le società amiche della zona che hanno nei loro organici delle ragazze, per una collaborazione finalizzata a creare un gruppo solido e ben strutturato per poter dare alle rappresentanti del gentil sesso un’opportunità di crescita sotto il profilo calcistico da non perdere.