Alessia Capelletti, ha parlato a CalcioinRosa. Il portiere del Tavagnacco ha parlato della sua esperienza con l’Inter la scorsa stagione:
“Ho lasciato l’Inter perchè avevo bisogno di giocare e di ritagliarmi il giusto spazio in squadra. La possibilità di rimanere in nerazzurro c’è stata ma avendo il club puntato su un portiere di indubbio valore come Marchitelli e su una giovane dal sicuro avvenire come Aprile mi ha fatto propendere per altre scelte. Le nostre strade si sono divise in comune accordo, ci siamo lasciati in ottimi rapporti e poter giocare con continuità in un club storico della Serie A è stata una ghiotta occasione che non potevo farmi sfuggire. Confrontarsi con Schroffenegger è stato alquanto costruttivo e stimolante.
Nonostante non abbia giocato la prima parte della scorsa stagione, sono poi riuscita a disputare con continuità la seconda fase del torneo, collaborando con la collega di reparto per il bene della squadra. Sono estremamente contenta del record di presenze in A quest’anno. Un riconoscimento che condivido con tutte le compagne di squadra e lo staff. Non si puo’ arrivare a questi traguardi se non con il lavoro e l’impegno di tutto il gruppo a partire dal mister Tonon. Obiettivo salvezza? Eravamo consapevoli sin dall’inizio che sarebbe stato un anno difficile anche per una società storica come la nostra abituata da anni a calcare il palcoscenico della Serie A.
Abbiamo avuto un inizio in salita perché la squadra necessitava di tempo per amalgamarsi ma nel corso del tempo ci siamo fatti le ossa, riuscendo a recuperare il gap iniziale. Dispiace aver interrotto la risalita nel nostro momento migliore, c’era ottimismo e fiducia. Il miglior portiere in Italia attualmente? Non ho un nome in particolare da fare, Schroffenegger, Giuliani e Marchitelli sono portieri di sicuro affidamento con caratteristiche diverse, ma se proprio devo esprimere una preferenza, nomino Diede Lemey del Sassuolo”.

Credit Photo: Arnaldo Cavallotti