Crisi in casa Fiorentina Femminile. Nella tranche del campionato dopo il ritorno dalle nazionali, le toscane, hanno raccolto zero punti. Si può sorvolare sulle sconfitte contro Sassuolo e Juventus, ma la gara casalinga col Verona purtroppo evidenzia una brutta situazione. Il giocattolo si è rotto. Come si è arrivati a questo punto?

Tutto ha inizio venerdì 2 ottobre 2020. La Fiorentina sta preparando la gara contro le emiliane quando una notizia squarcia la tranquillità. Tatiana Bonetti comunica la volontà di voler lasciare Firenze per accasarsi all’Atletico Madrid. Abbiamo raccontato di come le compagne di squadra e lo stesso Antonio Cincotta non l’abbiano presa bene. La numero dieci però ha innescato, senza volerlo, una carica esplosiva che ha demolito il castello di carte su cui il gruppo ha faticosamente costruito la sua convinzione. Operazione che dovrà essere ripetuta dal principio. Sabato le viola perdono 1-3 contro le neroverdi. Il giorno dopo si respira aria di rabbia.

Sfortuna vuole che la gara successiva fosse quella contro la rivale storica Juventus, campione d’Italia in carica. Una vittoria avrebbe sovvertito i pronostici che davano la squadra di Commisso fuori dai giochi scudetto. Sarebbe stata anche l’occasione per disinnescare la bomba Bonetti. Ma la road to Torino si apre con lo stop da parte del club toscano alla trattativa fra l’Atletico e Bonetti, con l’ira che aleggia da entrambe le parti. Nonostante la numero dieci si presenti al campo per allenarsi regolarmente, ormai si era già fatta considerare come un corpo estraneo avendo già comunicato il suo addio. La Fiorentina inoltre è orfana anche di Martina Piemonte uscita indenne dal pericoloso infortunio col Sassuolo. Come se non bastasse all’appello mancano anche Arnth, Middag e Baldi. La viola si presenta in casa bianconera con una situazione difficilissima. 4-0 e il gap con le bianconere adesso sembra ancora più vistoso di prima.

Accettare la sconfitta contro la capolista in fondo si può. Il calendario è magnanimo e piazza davanti alle toscane l’Hellas Verona. Una squadra non insormontabile. Il caso Bonetti ormai è archiviato, Piemonte è sulla via del recupero e la Fiorentina ufficializza l’arrivo della statunitense Abigail Kim. I presupposti per dimenticare gli scivoloni ci sono tutti. Ma in campo succede il pandemonio. Gli assalti viola vengono neutralizzati da un’insuperabile Francesca Durante, ex della gara. La Fiorentina inoltre si scopre timida, confusa e incapace di reagire. Vigilucci si fa espellere come anche era successo a Louise Quinn a Torino. Bragonzi sigla il tiro dagli undici metri e l’incubo per la Viola continua. Digerire questo KO è molto più complicato essendo, quella scaligera, una formazione capace di raccogliere solo tre punti in cinque gare. E’ evidente che in casa viola è successo qualcosa.

L’allarme ormai suona da tre giornate. La Fiorentina rischia di rimanere fuori dai giochi europei con Juventus, Milan e Sassuolo che viaggiano a ritmo spedito. Forse iniziano ad emergere i postumi di un mercato giunto in ritardo. Nonostante l’arrivo di Rocco Commisso, il club non ha saputo trattenere quelle calciatrici divenute imprescindibili. Certo, gran parte di loro sono restate, ma l’assenza di una certezza in difesa come Laura Agard (con Quinn che ancora sta cercando di adattarsi) o di una giocatrice in grado di spaccare le partite come lo era Alia Guagni, inizia a farsi sentire. Urge invertire la tendenza e dimostrare di poter ancora dare il massimo. Il campionato è breve e non siamo ancora neanche a metà.

La Fiorentina Femminile deve ricompattarsi e sgombrare i blocchi mentali che stanno frenando una delle designate alla vittoria del titolo. Salire non è difficile, il difficile è mantenersi. Serve un confronto serrato per poi ripartire, prima che diventi troppo tardi.