Photo Credit: Maurizio Marocco

É stato straordinario vedere la risposta del pubblico a cui rivolgiamo tutte un infinito ringraziamento per aver deciso di venire allo stadio a darci una mano“, sono state le prime parole di mister Cincotta al termine della sfida di domenica 11 dicembre contro il Como Women. Parlando ai microfoni del Secolo XIX, l’allenatore blucerchiato ha sottolineato quanto questa prima assoluta al Ferraris sia stato un momento speciale che i tifosi hanno contribuito a rendere ancor più incredibile. Nel corso dell’intervista, il tecnico lombardo ha poi analizzato il match, esprimendo il rammarico per non essere riuscite a capitalizzare le occasioni create.

Purtroppo, nel calcio, il lavoro che fai non porta sempre i risultati che meriteresti“, sono state alcune altre dichiarazioni di Cincotta prima di trattare uno dei temi più seri di quest’ultimo mese: gli infortuni, in particolar modo di capitan Tarenzi e del reparto offensivo, e la loro incidenza sul campo. Nonostante la sconfitta e la delusione, l’allenatore ha sottolineato gli elementi positivi della giornata, proiettandosi con speranza e coraggio verso la seconda metà di stagione. “Per la prima volta abbiamo capito cosa volesse dire fare parte della Sampdoria, sentendoci un tutt’uno con i tifosi“, ha infatti dichiarato il tecnico, “anche se siamo dispiaciuti di non essere riusciti a restituire a questa gente quanto abbiamo ricevuto“.

Siamo persone semplici e umili e ci scusiamo per non aver dato loro la gioia di un goal, di un punto o della vittoria. Per riuscirci, ci impegneremo e faremo sempre del nostro meglio!“, sono infine state le parole conclusive del mister, dichiarazioni che hanno ulteriormente rinforzato il legame tra la squadra e la tifoseria. La prossima sfida per le blucerchiate sarà la trasferta del 14 gennaio contro l’Inter, un match in cui il rientro a pieno regime di molte calciatrici e l’anima che Cincotta è riuscito a dare a questa squadra potrebbero regalare alla Samp una meritata e liberatoria soddisfazione.

Alessandro Gargiulo
Anacaprese atipico, ho lasciato l’isola alla volta di Udine per seguire il corso di laurea triennale in Mediazione Culturale. Durante gli anni in Friuli ho avuto modo di conoscere ed amare la cultura slovena inizando a seguire la Slovenska Ženska Nogometna Liga. Laureato in Informazione ed Editoria presso l'Università di Genova, coltivo la passione per il giornalismo sportivo ed il calcio femminile. Essendo stato, in passato, responsabile della rubrica sportiva presso LiguriaToday, ho avuto inoltre la fortuna di assistere dal vivo e raccontare gli incontri di alcune squadre della provincia di Genova. Nutro infine un forte interesse anche per gli eSports ed ho avuto modo di seguirne i match più importanti, intervistando alcuni dei suoi principali protagonisti.