La 18° di campionato ha chiuso la prima fase della massima serie senza troppe sorprese tra la Juventus ed il Parma. Una gara che ha visto le padrone di casa imporsi per 2 a 1 grazie alle due reti messe a segno nel primo tempo.
Montemurro ha schierato in campo il collaudato 4-3-3 con Peyraud Magnin tra i pali, Gama-Rosucci-Sembrant e Salvai in linea difensiva; Gunnarsoddir-Pedersen e Caruso in centrale ed il tridente Bonansea-Girelli e Beerensteyn in avanti.
L’unico precedente tra le due formazioni era stato nella gara di andata: vinta dalla Juventus, al Tardini dopo 96’ minuti di duello, dopo essere stata in svantaggio per oltre novanta minuti e chiusa grazie alle reti di Lisa Boattin al 92’ e Sara Bjork Gunnarsdottir ai tre fischi finali (ovvero al 96’ minuto).
Una gara gestita, sotto una pioggia battente di Vinovo, in modo impeccabile fin dal primo tempo con Barbara Bonansea che di destro fuori area porta in vantaggio le padrone di casa. Poco dopo è Cristiana Girelli, servita in modo splendido da Beerensteyn in centro area, a siglare il doppio vantaggio. Terreno pesante, con la sfera al limite della impraticabilità, condanna le ospiti ad un gioco poco fluido a soffrire nella propria metà campo. Le Campionesse d’Italia hanno sviluppato un gioco fluido, principalmente sulla fascia sinistra: con Salvai, spostata di fascia con Gama alla mezz’ora, che lancia in profondità molti palloni per Beerensteyn e Girelli. Un Parma rassegnato e succube del gioco memonico della Juve non trova le giuste dinamiche per entrare in partita.
La ripresa, a parte il gelo pungente, non ha portato novità al match che ha visto sempre il controllo del gioco da parte delle bianco nere, sebbene le ospiti con Michela Cambiaghi segnano il gol della bandiera.
Con questa vittoria, la dodicesima, le bianco nere si portano così a 40 punti e mantengono la seconda posizione dalla Capolista. Martedì si scopriranno date ed abbinamenti della seconda fase, tra le cinque squadre della “poule scudetto”, per completare questo affascinante torneo al suo esordio in serie A.
Il Consiglio Federale della FIGC aveva infatti modificato il format, lo scorso anno, con il passaggio al professionismo per rendere più esaltante ed ancora più competitiva l’assegnazione del titolo e l’accesso alla Women’s Uefa Champions League. Nella “poule salvezza”, invece, l’ultima squadra scenderà direttamente in Serie B, mentre la penultima farà uno spareggio secco (in gara unica) contro la seconda classificata del campionato cadetto. Questa tipologia di struttura per una competizione calcistica è una novità assoluta in Italia, ma è già stata adottata con grande successo da diversi altri prestigiosi campionati europei, come ad esempio le massime serie sia femminili che maschili in Austria e Belgio, oppure la massima serie del campionato femminile in Danimarca e Repubblica Ceca.