Credit Photo: Como Women
Prende subito una brutta piega la partita casalinga del Como contro la Fiorentina: dopo soli 4 minuti le padrone di casa dello stadio Trabattoni si trovano sotto di due gol per le reti realizzate da Kajan e Longo, quest’ultima a segno anche nella ripresa al minuto 58 per un 3-0 che non ha, nei fatti, chiuso la partita. Accorcia Karlenas e poi ci pensa Beccari a 4 minuti dalla fine a rendere combattuto il finale di match che, però, non ha più visto reti assegnando, così, i 3 punti alla Viola in questo secondo turno del girone di ritorno.
Nonostante le 4 sostituzioni del Como non siano state prettamente offensive, i gol delle ragazze di De La Fuente sono arrivati dopo i 4 innesti dalla panchina: questo, in concomitanza con i 5 cambi effettuati da Patrizia Panico che non sono state soluzioni prettamente difensive.
Mettendo a confronto i due schemi tattici elaborati da Panini Digital Soccer raccogliendo i dati statistici, possiamo notare come i due schieramenti, in fase di costruzione si siano appoggiati sulla propria rispettiva corsia esterna sinistra, dove per il Como si presentava Borini a prendere palla e, per la Fiorentina, in ricezione si posizionava Cafferata che ha fatto registrare 79 palle giocate più 2 tiri in porta ed è stata la giocatrice viola che ha subito più falli in questa partita, 4 per la precisione. La maggior parte dei cross su azione, infatti, è arrivata dalla sinistra, in particolare per quanto concerne la formazione lombarda per il 67% dei 18 cross totali messi verso l’area di rigore viola.
Il possesso palla premia di poco le toscane per 31 minuti e mezzo contro i 26 della formazione di casa, vale a dire 54% contro 46, così come per le palle giocate dove vincono per 639 a 545 e per numero di passaggi riusciti che si attesta a quasi 100 in più.
Sulla supremazia territoriale, però, è il Como ad avere leggermente la meglio, a fronte sia di un baricentro di 5 metri più alto, sia di un secondo tempo maggiormente proiettato in avanti che ha aggiunto 5 minuti e mezzo di possesso nella metà campo avversaria ai quasi 4 minuti fatti registrare nel primo, contro gli 8 minuti e 39 secondi della Fiorentina che li ha distribuiti equamente tra prima e seconda frazione.
Nei numeri che mettono in luce i due attacchi, la formazione ospite risulta più pericolosa con 11 finalizzazioni su 16 ben indirizzate allo specchio della porta comasca e 8 palloni giocati in più delle avversarie dalla trequarti campo in avanti. Il Como ha calciato complessivamente 13 volte, quasi tutte da dentro l’area di rigore, ma è risultato più impreciso, mandando la palla 4 volte al lato dei pali e trovando altrettante deviazioni o ribattute.
Analizzando i dati individuali sulle protagoniste del match, spicca la grinta agonistica di Karlenas che, oltre ad aver realizzato 4 tiri come Beccari, ha commesso ben 9 falli. Per parte comasca meritano nota anche le 26 palle recuperate da Cecotti. Nella Fiorentina è Agard la più propositiva considerando sia la fase offensiva che difensiva, con 21 giocate utili, 72 palle giocate (seconda solo a Cafferata in questa speciale mini classifica), ma anche 27 palloni recuperati.