Ancora una partita da dimenticare per le ragazze viola in un clima rigido e con il campo in parte ghiacciato. C’è da dire che, fino al raddoppio di Martina Rosucci, le viola non avevano sfigurato contro la Juventus, ma occorre anche notare che la Fiorentina dello scorso anno non avrebbe perso 2-0 contro questa Juventus e soprattutto avrebbe tirato almeno una volta nello specchio della porta. In una partita equilibrata alla fine vince la squadra veramente grande, e questa volta non è stata la Fiorentina.

Stephanie Ohrstrom: Forse non ha colpe sul primo gol, ma il tiro è scagliato quasi dai 30 metri e Stephanie non ci arriva nemmeno vicino. Nel primo tempo una sua uscita sulla tre quarti stava per risolversi in un pasticcio con la collaborazione di Alice Tortelli. Nella ripresa ferma, con tempismo da perfetto difensore, un incursione di Sanni Frannsi che si involava verso la rete. Poco dopo però commette una sciocchezza con un corto rinvio sui piedi di una attaccante bianconera. In un azione d’angolo viene salvata dalla traversa. Forse qualcosa di più poteva fare sul secondo gol. Deconcentrata. 5.

Alia Guagni: Solita grande corsa e impegno condite però da alcune imprecisioni. Nella ripresa viene spostata, incomprensibilmente, a fare il terzo difensore in una difesa a 3, e si ritrova in grande difficoltà commettendo diversi errori. Un suo retro-passaggio errato viene salvato dall’uscita tempestiva di Ohrstrom dalla propria area. Insufficiente. 5.

Elena Linari: La barca viola affonda e forse lei è l’ultima a mollare, ma non gioca con la solita tranquillità ed autorità commettendo qualche ingenuità di troppo. Partecipa alla dormita generale di tutta la difesa in occasione del secondo gol bianconero. Stanca. 5.

Alice Tortelli: Vale quanto detto per la sua compagna di reparto in fatto di ingenuità, dormite e perdita di vista delle avversarie. Stava per combinare un pasticcio sulla propria trequarti insieme ad Ohrstrom. Insicura. 5.

Elisa Bartoli: Forse aveva qualche problema fisico, perché sbaglia tantissimo e non da il solito contributo alla squadra. Irriconoscibile. 5.

Ingrid Schjelderup: Un primo tempo nella norma, sparisce completamente nella ripresa forse anche per l’impiego in un ruolo non proprio suo. Era piaciuta di più nei 15 minuti di Scandicci. Da rivedere. 5.

Greta Adami: Impegno tanto, costrutto poco, come purtroppo ci ha abituati ultimamente. Non da nemmeno il consueto aiuto alla difesa. Insufficiente. 5.

Marta Carissimi: Forse un po’ meglio delle altre due colleghe di reparto ma non incide in nessuna azione di rilievo e partecipa passivamente al secondo gol juventino. Impalpabile. 5.

Tatiana Bonetti: Un deja vu per lei, e per buona parte della squadra, sembra abbia perso lo smalto e il tocco di Mida che aveva lo scorso anno. Una partita praticamente anonima la sua se si eccettua il tentativo di inizio ripresa tra l’altro fallito. Calante. 5.

Ilaria Mauro: Non sembra più lei, il centravanti in grado di fare reparto da sola e di dialogare con le compagne d’attacco. Ma forse è mancato tutto l’attacco: nessun tiro nello specchio della porta. Da dire che in verità confeziona un bell’assist per Caccamo che sciupa sparacchiando alto. La migliore occasione avuta tra i piedi la butta, però, con un destraccio sull’esterno della rete, anche se poi l’azione è stata fermata per fuorigioco. Appannata. 5.

Patrizia Caccamo: Sbaglia un tentativo in area, in uno dei rarissimi squilli della Fiorentina, sparando alto, in altre occasioni quella azione l’avrebbe chiusa in gol. È apparsa stanca e meno incisiva rispetto a precedenti prestazioni. Involuta. 5.

Ingrid Marie Spord: Entra al posto di Elisa Bartoli e gioca un secondo tempo forse senza infamia, sicuramente senza lode. Rivedibile. 5.

Precillia Rinaldi: Entra all’80’ al posto di Caccamo. Sembra un cambio inverosimile con la squadra sotto di 2-0, ma poi guardando la panchina ci accorgiamo che non ci sono attaccanti disponibili. Ingiudicabile. S.V.

Océane Daniel: Entra al posto di Ingrid Schjelderup, per riequilibrare la difesa, ma senza aggiungere né togliere nulla alla squadra. Ingiudicabile. S.V.

Fattori e Cincotta: Si affidano di nuovo alla vecchia guardia con Ingrid Schjelderup al posto di Alice Parisi rispetto alla formazione base dello scorso campionato. La Fiorentina tiene bene il campo ma risulta completamente sterile in avanti. In tutta la gara non si conta una sola parata del portiere bianconero. Sembra cervellotico il primo cambio della ripresa con l’ingresso di Ingrid Spord al posto di Elisa Bartoli e il passaggio della difesa a 3 con Alia Guagni come terzo difensore, ruolo in cui il capitano non si è proprio sentita a suo agio. Forse era meglio inserire Océane Daniel come difensore centrale o sostituire Schjelderup, mettendo Bartoli, più abituata a farlo, come centrale. Ci sono tanti motivi per cui non riusciamo a rivedere la Fiorentina dello scudetto e forse i tecnici ci stanno mettendo qualcosa anche loro. Insufficienti. 5.

Terna arbitrale: La gara è sostanzialmente corretta e non ci sono casi eclatanti, per cui la terna arbitrale se l’è cavata bene. Sufficiente. 6.

Juventus FC: una menzione per Martina Rosucci autrice della doppietta che stende la viola.

Credit Photo: ACF Fiorentina facebook

Francesco Colella
Francesco Colella è nato a Roccacasale (AQ) il 20/7/1954. Si è trasferito a Firenze agli inizi degli anni 70 per gli studi Universitari. Da allora vive in Toscana, attualmente a Campi Bisenzio (comune confinante con Firenze). La maggior parte della sua esperienza lavorativa è stata dedicata nel settore dell'informatica come analista programmatore. È un appassionato di calcio fin da piccolo, militando come calciatore, ma per un breve periodo, in campionati dilettantistici. Tifoso della Fiorentina, dal 2013 segue, con passione, anche il calcio femminile e ritiene che tecnicamente non abbia niente da invidiare a quello maschile. Tra i suoi hobby gli scacchi, con cui ha raggiunto la 2.a categoria nazionale FSI, la computer grafica e la letteratura, sia come lettore che come scrittore. Ha scritto due romanzi fantasy e una favola per bambini.