credit photo: Alessio Bonaccorsi, photo agency calcio femminile italiano

Questa domenica, a Roma, la Fiorentina giocherà la sua ultima partita di campionato per la stagione 2023/2024.

Katja Schroffeneger, estremo difensore delle Gigliate, intervistata nel ‘Buongiorno Viola Park’ di questa settimana, si è riferita alla gara del fine settimana come ad una sorta di preparazione alla finale di Coppa Italia (che si terrà venerdì 24 maggio, con fischio d’inizio alle ore 21:30 presso l’Orogel Stadium – Dino Manuzzi di Cesena).

Il Campionato, infatti, è ormai agli sgoccioli e la Classifica di serie A della stagione è già ben decisa e perfettamente delineata. La Fiorentina, con queste premesse doverose, utilizzerà i 90 minuti (ed eventuali recuperi) per mettere a punto quelle strategie che per la finale saranno doverose.
La Coppa, d’altronde, manca da Firenze da anni e l’intenzione della società è di vendere cara la pelle spingendo il più possibile per il raggiungimento di uno dei massimi obiettivi di una stagione in cui i progressi sono stati evidenti, settimana dopo settimana:

“Sono partite sempre molto tirate e piene di emozioni. Devo dire che noi stiamo piano piano crescendo, come già si è visto in altre e svariate occasioni.
Stiamo lavorando da inizio anno e i progressi sono evidenti, dobbiamo continuare così, indipendentemente da come andrà a fine stagione. 
Ora avremo, proprio contro la Roma, una partita di preparazione, l’ultima di campionato, dove probabilmente non si vedrà tutto ciò che invece si potrà vedere nella finale in cui se loro andranno a mille all’ora noi andremo a milledue. 
Il calendario è molto strano quest’anno (si giocherà contro la Roma domenica in campionato e poi il venerdì successivo per la Coppa Italia).
La gara di domenica sarà più una partita di preparazione dato che ormai il Campionato è concluso e non si andrà né su né giù con i punti. Possiamo giocare liberamente e provare alcune strategie in vista della finale”. 

Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Mi sono laureata in scienze dell'educazione e della formazione primaria e ora frequento la magistrale di pedagogia presso l'Unimarconi di Roma. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.