Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La Juventus supera il Milan, prima vola in questo campionato, dopo una gara giocata alla pari per molto tempo, si è visto, forse, più giocate dalle singole che dal gruppo che hanno permesso di portare a casa i tre punti.

Ma Joe Montemurro, nella conferenza stampa è di opinione diversa: “Il Milan è una squadra che ti mette in difficoltà, giocano in profondità e vanno avanti subito e devi stare molto attento su questo punto di vista, però a parte i primi 20 minuti del primo tempo che non mi è piaciuto, in cui abbiamo sofferto tantissimo, nel secondo l’abbiamo messa a posto. Abbiamo creato gioco e opportunità. Alla fine sono tutte finali, si soffre un po’ ma oggi abbiamo visto la forza del gruppo”.

Quindi la chiave tattica di questo match è stata Beerenstayn?
Lei tecnicamente ha delle giocate, poi se lavoriamo durante la settimana per metterla in posizione per fare ciò che ha fatto quest’oggi, con la costruzione del centro campo, l’abbiamo isolata nell’uno contro uno: Lineth, poi, ti fa male”.

Ma quanto ci crede la Juventus a questo scudetto?
Fino alla fine, risponde il tecnico, ci sono punti ancora a disposizione, ci sono gli scontri diretti, ci sono partite difficili, adesso puntiamo alla qualificazione in Champions League. Ci concentriamo sull’Inter, ogni partita è importantissima, se facciamo un buon risultato la settimana prossima diciamo che saremo messi abbastanza bene”.

La Juve ha dovuto cambiare il modulo d’ingresso, dopo il riscaldamento, facendo un cambio in corsa di Sara Gunnasdottir con Girelli.
“Purtroppo ha avuto dei problemi prima della partita, alla fine non ce l’ha fatta ad entrare ed abbiamo dovuto cambiare subito. Comunque abbiamo visto la forza del gruppo, piano piano questa settimana abbiamo perso Pedersen,  Boattin e Cernoia sono giocatrici molto importanti per noi. In queste condizioni si vede la forza del gruppo, è una annata particolare ma non trovo scuse la squadra entra sempre in campo per fare il meglio”.

Atteggiamento di gruppo? Più unione d’intenti e meno individualismi?
Sono gli episodi e le situazioni che uniscono il gruppo. Stiamo inseguendo la Roma, la Coppa Italia la settimana passata, sono tutte partite importanti che riuniscono il gruppo. Sono questi piccoli episodi che uniscono e finalmente la squadra ha quel piccolo punto di magia e ci crede di nuovo”.

Cristiana Girelli, punta bianconera è stata a servizio del gruppo più al centro campo che in attacco, per sopperire alla mancanza di Sara, forse troppo isolata?
Isolata? Cri fa le cose bene, nel senso è molto importante sotto la linea, adesso sta adattandosi al nuovo cambio di gioco ma è sempre importante. Può fare quella cosa che ti gira la partita e trova la soluzione, però anche per lei sono molto contento del suo approccio e della voglia di imparare”.

La Roma non molla, ieri a segnato 5 reti alla Fiorentina, e prosegue il suo cammino vincente. Ti ha stupito?
Non ho visto la partita, ho visto solo il risultato. Loro concludono le chance che hanno, noi abbiamo le stesse chance e segniamo meno. Sono sicuro che quest’anno anche noi trasformeremo tutte le chance”.

Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.