Per lo scudetto bisognerà attendere ancora una settimana e conquistare almeno un punto nella partita contro il Riviera di Romagna, ma intanto il Brescia di Milena Bertolini può festeggiare l’aritmetica qualificazione in Champions League per la prossima stagione: “Sono davvero felice – commenta l’allenatrice – sia per le ragazze che per la società. Sarà il terzo anno consecutivo per il Brescia in Champions League ed è importantissimo per la crescita della società. Uno dei nostri obiettivi è stato ottenuto, con grande fatica, ma siamo contente”.
Contro il Bari il Brescia chiude il primo tempo in svantaggio, ma nella ripresa lottando fino all’ultimo ha ribaltato il risultato.
“Quella barese è una squadra che soffriamo; nel primo tempo non abbiamo giocato bene pur creando una gran mole di gioco e centrando un palo, ma non è stato un caso se loro sono passate in vantaggio sull’unico tiro effettuato. Ciò sottolinea le nostra mancanza di cattiveria agonistica, nell’intervallo ci siamo parlate guardandoci negli occhi e nella ripresa c’è stato il cambio di marcia desiderato anche grazie a chi è subentrato. La vittoria alla fine è stata meritata, ma sofferta”.
Un plauso a capitan Cernoia e a Tarenzi, decisive con i loro ingressi.
“Sono state bravissime. Il capitano è il nostro capitano, significa davvero molto per noi e lei oggi lo ha dimostrato entrando in quel modo e rendendosi disponibile nonostante i problemi patiti in settimana. Tarenzi ha fatto molto bene anche lei, lo sta facendo da inizio stagione e adesso sta tornando al top dopo l’infortunio”.
Fattore negativo l’assenza di cattiveria agonistica, quello positivo la determinazione e la voglia di lottare fino all’ultimo.
“E’ un nostro limite l’assenza di cattiveria agonistica che sopraggiunge quando mentalmente abbiamo dei blocchi. Nel secondo tempo difatti è venuta fuori, è importante che tutti noi, staff e calciatrici, si comprenda a fondo che le partite bisogna iniziare a giocarsele subito. Il calcio è strano, sull’1-0 abbiamo colpito tre legni, ma loro han preso un palo sfiorando il 2-0 che avrebbe chiuso la partita”.
Adesso manca un solo passettino.
“Abbiamo un vantaggio di tre punti è vero, ma andremo a Ravenna sapendo di non poter abbassare la guardia perché nessuno ci regalerà nessuno”.