Pareggio beffa per la Res Roma, raggiunta al novantesimo dal Chieti, che raggiunge l’ 1 a 1 grazie ad un rigore davvero molto dubbio assegnato dal direttore di gara alle ospiti; le romane, in vantaggio per più di un’ora, perdono una grande occasione per tracciare un importante solco con le dirette concorrenti alla lotta salvezza. Mister Melillo deve rinunciare ancora a Biasotto Savini e Martinovic e manda in campo dal primo minuto Pipitone, Colini, Picchi, Coluccini, Palombi, Fracassi, Caruso, Ciccotti, Giuliano, capitan Nagni e Simonetti.

Dopo un primo quarto d’ora senza emozioni, le padrone di casa sbloccano il match al quarto d’ora: fallo di mano in area chietina e calcio di rigore a favore delle giallorosse, trasformato da Simonetti, che dal dischetto spiazza Vicenzi e firma l’uno a zero. Sulle ali dell’entusiasmo la Res Roma si rende pericolosa al ventiduesimo con Coluccini e due minuti dopo con Nagni, ma entrambe le conclusioni terminano di poco a lato. Il primo tiro delle ospiti giunge alla mezz’ora ma Pipitone para senza problemi; sul finire della prima frazione di gioco altra grande occasione per la Res Roma, ma primi Picchi e poi Simonetti sbagliano a pochi passi dalla porta di Vicenzi. Nella ripresa la prima conclusione è di Picchi, emulata qualche minuto dopo da Coluccini; al diciottesimo Simonetti ci prova dalla distanza. Alla mezz’ora un autentico miracolo di Pipitone salva le padrone di casa su un calcio piazzato di Di Camillo, mentre a tre minuti dal termine è Vicenzi a compiere un gran intervento su una conclusione a giro di Nagni. Al novantesimo l’episodio che determina il match: azione concitata in area, contatto tra Fracassi, in procinto di rinviare, e Marinelli: l’arbitro esita qualche istante ma poi assegna il penalty a favore delle ospiti. Dagli undici metri Di Camillo non sbaglia e firma il gol che vale un grande punto per il Chieti e lascia l’amaro in bocca alla Res Roma.

Tanto rammarico nelle parole di mister Fabio Melillo a fine gara: “Purtroppo pareggiamo una partita che lascia l’amaro in bocca: tranne che nelle situazioni da palla da fermo, non avevamo subito azioni ne tiri in porta, anzi abbiamo avuto tante possibilità di realizzare il secondo gol. Chiaramente pesa tantissimo la decisione dell’arbitro di assegnare un rigore nel corso del recupero a mio modo di vedere inesistente, anzi su quell’azione abbiamo subito fallo noi. Meritavamo di più ma sappiamo che questo campionato è così, durissimo, e dobbiamo andare al più presto a recuperare questi due punti persi, con umiltà e voglia di fare, senza protagonismi, perché la strada è lunghissima e tortuosa, e bisogna giocare sempre in funzione della squadra. Oggi aldilà della ingiustizia arbitrale, in alcuni momenti ci siamo piaciuti un po troppo.”

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