Dopo tanti anni da calciatrice e qualcuno da “Irresponsabile”, Alessandra Pia, storico difensore della Res Roma, torna ad essere parte integrante della società giallorossa, dove ricoprirà il ruolo di Team Manager. Scelta dai vertici societari per le sue innate qualità morali e professionali, oltre che per la profonda conoscenza del gruppo, Alessandra curerà l’aspetto organizzativo della prima squadra e farà da “collante” tra calciatrici, dirigenza e staff tecnico

Dal campo alla panchina passando per la tribuna con un unico comun denominatore: la Res Roma e l’amore che tu lega a questa squadra…
Non potrebbe esser diversamente: questa squadra la sento mia, è parte integrante della mia vita, e poter ricoprire un ruolo così importante non può che essere un onore. Sono felicissima di questa opportunità e darò il massimo per non deludere nessuno.

Quali sono i ricordi più belli legati al periodo in cui giocavi?
Dire un ricordo in particolare è difficile perché ce ne sono, legati alle vittorie in campo ma soprattutto a quel gruppo cresciuto praticamente insieme. Mi ricordo la sera prima della finale di Coppa Italia nazionale vinta, siamo state tutte insieme fino a tardi immersi in un’atmosfera magica.

E quali invece i più belli da Irresponsabile?
Gli irresponsabili, un gruppo di amici che non si arrendono mai! L’immagine più bella è l’esultanza dell’ultima salvezza acquisita, si rideva e si piamgeva contemporaneamente!

Team manager: quali saranno nello specifico i tuoi compiti?
Riguardo i miei compiti posso dire che sono a completa disposizione del mister, dell’intero staff, e soprattutto delle ragazze che conoscono solo la “tifosa” e poco la persona. E spero di poter diventare un punto di riferimento per tutte quante loro.

Pregi e difetti di questa squadra?
Il pregio di questa squadra è saper rialzarsi, reagire nelle difficoltà e saper sorprendere sempre. Il difetto è molto spesso quello di complicarsi da sola la vita.

Obiettivi e sogni di questa stagione?
Il mio sogno è quello di vedere questa squadra raggiungere il prima possibile la salvezza rispetto alle stagioni passate, cosa non facile ma neanche impossibile considerato il potenziale tecnico. A tutto questo ovviamente aggiungo il terzo scudetto Primavera consecutivo, un traguardo ma raggiunto da nessuno.

Cosa pensi dello staff e di mister Melillo?
Lo staff e il mister sono la mia seconda famiglia, così come la Res Roma è la mia seconda pelle; tutte persone preparate e di uno spessore umano difficile da trovare in altri ambienti. Sul mister posso e voglio aggiungere che è un uomo a cui devo tutta la mia crescita sportiva e umana negli anni in cui giocavo. È sempre stato e sempre sarà la mia coscienza.

Lasci il tifo organizzato… cosa mi dici degli “IRESsponsabili”?
Gli irRESponsabili sono parte di me e continuerò sempre a sentirmi una di loro.