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La Juventus Women non conquista il bottino allo stadio Tre Fontane, inespugnabile fortino delle giallorosse allenate da Alessandro Spugna. Si ripete l’esito a favore della Roma, come nell’ultima gara di campionato disputata il 4 febbraio, ma con un gol in meno per la squadra di casa.

La rete in avvio della talentuosa Alayah Pilgrim e l’ottavo gol in campionato di Evelyne Viens regalano l’ennesimo successo alla Roma, sempre più vicina al secondo scudetto consecutivo. Nulla da fare per la Juventus, che aveva trovato il pari con Cristiana Girelli.

Ritmo basso per la Juve, quasi a studiare le mosse della Roma, in partita da subito con un fluido giro palla e il canonico pressing alto. Le bianconere subiscono l’impeto della Roma e la difesa, forse un po’ troppo bassa, si arrende alla rapidità di Pilgrim che si libera di Calligaris in area di rigore e infila Peyraud-Magnin sul primo palo al 5′. Juve costretta a ricominciare dal centro del campo e Roma che abbassa il ritmo e il baricentro. Le bianconere capiscono che la strategia tattica migliore sia quella di costruire lentamente dal basso per cercare eventuali soluzioni nello spazio che sorprendano la Roma. Infatti, dopo il gol dello svantaggio le undici bianconere allenate da Giuseppe Zappella prendono le misure alla Roma, limitandone le incursioni offensive e cercando la velocità di Echegini e Beerensteyn sulle fasce. Tuttavia, la grinta e la determinazione non scalfiscono la compattezza della squadra di Spugna, anche se alla lunga, arriva un piazzato di Caruso dal limite dell’area, su assist di Beeresteyn, che di poco non sfiora la traversa dalla porta difesa Ceasar che rimane immobile. La fiducia delle bianconere comincia ad alzarsi; in fase difensiva hanno preso le misure all’attacco giallorosso e fanno tanto possesso palla nella metà campo avversaria. La risposta della Roma è prettamente fisica, figlia di un atteggiamento poco arrembante e di totale gestione del vantaggio. Si chiude il primo tempo con la Juventus che ha provato a costruire azioni pericolose ma, complice l’imprecisione e la densa presenza di giocatici della Roma in fase di contenimento, il risultato è di 1-0.

All’inizio del secondo tempo la Juventus colpisce la Roma, grazie alla zampata da attaccante vera di Cristiana Girelli che, in area piccola, riceve un cross perfetto direttamente da una punizione di Caruso dalla destra. Il match si riaccende, il gol subito infiamma l’anima della Roma, colpita nell’orgoglio, e da energia alla Juve. Energia che Caruso riversa in un duro contrasto con Giugliano che le costa un’ammonizione. Entrambi gli allenatori scelgono di aggiungere maggiore fisicità. Zappella inserisce Bonansea e Gunnarsdottir per Caruso e Thomas, non particolarmente brillante questa sera. Anche Spugna mescola le carte, fuori Giacinti e dentro la canadese Viens. Squadre ordinate, la Juve costruisce azioni volte a sfondare il muro giallorosso, il gol di Girelli ha lasciato il segno. L’atteggiamento offensivo riversa tante giocatrici bianconere in avanti e, sbilanciata, la squadra ospite rischia grosso in due contropiedi della Roma. Dentro anche Gama e Cantore, esperienza e dribbling, per trovare la vittoria nei rimanenti 15 minuti. E invece, l’energia mentale delle bianconere viene a meno nella fase chiave del match. Bonansea rimedia due gialli in pochi minuti, una ripartenza sorprende Salvai, che lascia scorrere il pallone e ne approfitta Viens che sigla il vantaggio con un tiro violento. Triplice fischio e risultato finale di 2-1.

In un clima di pura tensione sportiva, finisce con una sconfitta per la Juventus la 24a sfida contro la Roma. Decima sconfitta per le bianconere nei confronti tra le due squadre in tutte le competizioni. I punti di differenza tra la prima e la seconda diventano 13 e la Roma inizia a mettere le mani sullo scudetto.

Non è stata una partita spettacolare. La posta in palio era davvero alta e proprio sul più bello la Juventus Women ha commesso un errore difensivo fatale, costato caro alle undici di Zappella.

Queste le formazioni scese in campo:

Juventus (4-3-3): Peyraud Magnin – Lenzini, Salvai, Calligaris, Boattin – Grosso, Caruso, Echegini – Girelli, Thomas, Beerensteyn. A disp.: Aprile, Cafferata, Nystrom, Gunnarsdottir, Bonansea, Palis, Cantore, Gama, Cascarino. All.: Giuseppe Zappella

Roma (4-1-4-1): Ceasar – Bartoli, Minami, Linari, Sonstevold – Kumagai –  Pilgrim, Giugliano, Greggi, Haavi –  Giacinti. A disp.: Merolla, Ohrstrom, Ciccotti, Feirsinger, Testa, Tomaselli, Troelsgaard, Valdezate, Viens. All.: Alessandro Spugna

Niccolò Larocca
Nato il 6 agosto 1995. Laurea triennale in Lingue e letterature straniere presso l’Università degli studi di Milano conseguita nel 2019 e master di giornalismo multimediale presso la 24 Ore Business School completato nel 2024. Da sempre appassionato di calcio e sport, con le sue dinamiche e le sue storie da raccontare. Credo nei valori che accompagnano il calcio femminile e nella sua potenziale crescita.