Photo Credit: Andrea Amato

Nelle ore scorse in casa Fiorentina a parlare è stata Veronica Boquete, centrocampista spagnola classe ’87 ex Milan Bayern Monaco e PSG in forza alla formazione viola guidata da Patrizia Panico, che ha dichiarato: “Sono arrivata a gennaio e adesso dopo dodici mesi siamo già alla sosta natalizia. Sono soddisfatta di quello che ho dato alla squadra e di quello che stiamo facendo in campionato.  Ho creduto nel progetto viola. Anche se nei miei primi mesi è stata dura per i risultati che non arrivavano, ho visto il potenziale che c’è e che ha la Fiorentina. Si possono commettere errori, qualcosa può andare storto ma l’ambiente ha gli ingredienti giusti e avevo fiducia che si potesse migliorare. Avevo ragione. Bisogna sempre guardare lontano, chi vuole tutto e subito non conosce la materia. Questa squadra si è ricalibrata anche con nuovi arrivi. So cosa vuol dire venire a giocare in Italia dall’estero, è una cultura diversa. Parlare la lingua mi ha aiutata ad integrarmi, poi con il professionismo la mentalità è cambiata. È un processo che richiede tempo perché anche alle giocatrici italiane manca l’esperienza internazionale, quindi bisogna incontrarsi su un terreno comune”.

“Ho giocato dovunque tranne che in Inghilterra! La duttilità è una di quelle caratteristiche che ho dovuto sviluppare e ho imparato a farlo sempre più velocemente. È anche qualcosa che cerco di trasmettere alle altre straniere, sia negli schemi che chiede la Coach sia nella routine quotidiana. Ci aspetta subito un 2023 con tante partite. Vogliamo finire il più in alto possibile, scopriremo tra alcuni mesi il risultato. Sappiamo che sarà dura per tutte le squadre ma noi abbiamo finito il 2022 con una vittoria e più vinciamo più siamo motivate.  Potrebbe essere il tuo ultimo anno da calciatrice? Se guardo all’età anagrafica capisco che ho sempre meno tempo a disposizione, ma se guardo a quella calcistica non saprei. Ogni weekend ho sensazioni positive e sento che potrei giocare ancora molti anni. La soluzione è giudicarmi a fine stagione e capire se ho ancora qualcosa da dare. Sto frequentando un Master UEFA in Management sportivo. Il calcio è il mio mondo e ho deciso che, al termine della carriera da calciatrice, vorrò rimanere in questo ambito. Questa esperienza mi sta dando una conoscenza a 360° del “sistema calcio”, ma il mio vero desiderio è diventare allenatrice. Poi non è detto, le opportunità che si aprono sono molte, non mi chiudo a niente. A prescindere vedo il mio futuro nel calcio”.