Mercoledì 5 aprile alle ore 13, presso il Palazzo del Pegaso a Firenze nella sala del Gonfalone, l’ACF Arezzo e il suo presidente Massimo Anselmi hanno ricevuto il premio da parte della Regione Toscana nella persona del Presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e della Presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Toscana Francesca Basanieri. Motivazione del premio è “l’impegno profuso nella massima condivisione e crescita dell’intero movimento calcio femminile italiano.

Una volta ricevuto l’onorificenza il presidente Anselmi ha rilasciato una breve dichiarazione in merito affermando che il riconoscimento dato alla squadra non è che “il coronamento di una stagione straordinaria”. Ha, inoltre, portato come dono alla Regione  una maglia amaranto con il numero 1970, anno in cui è nata l’istituzione della regione Toscana. Oltre al presidente della società, erano in loco anche l’allenatore della prima squadra Emiliano Testini insieme al suo staff, gli allenatori e parte dello staff del settore giovanile dell’ACF Arezzo, che si sta distinguendo con le sue gesta in campo.
Parte dell’attenzione verso le amaranto da parte della Regione è anche dovuta all’impatto che ha avuto il docufilm sulle “Imbattibili”, “Una Storia Impossibile“, uscito a novembre su Prime Video e prodotto da Atlantide ADV assieme all’ACF Arezzo con la regia di Cristiano Stocchi e Maurizio Gambini.
L’iniziativa è stata vivamente caldeggiata dal consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli e dalla Presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Toscana Francesca Basanieri ma hanno partecipato anche il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Casucci e la consigliera regionale Lucia De Robertis.

Il Presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ha voluto spendere delle parole di apprezzamento per il lavoro svolto e per i valori che sono stati portati sia in campo che fuori dal campo:
“Il vostro è un messaggio positivo. Questo è un premio all’impegno, alla passione, alle competenze a chi ci ha creduto e a chi continua a farlo. I risultati della squadra sono stati incredibili. E’ bello che sia stato realizzato anche un docufilm, un messaggio di speranza che invita a credere nei propri sogni e con l’allenamento, l’impegno e la passione questi sogni si possono realizzare.”

Massimo Anselmi, nel ricevere il premio si è espresso sottolineando che i risultati ottenuti non sono che il coronamento di tutto l’impegno della squadra e dell’intera società:
“Questo premio che riceviamo con orgoglio dalla Regione Toscana è il coronamento dello straordinario lavoro fatto durante la passata stagione. Il risultato che abbiamo ottenuto è stato superiore alle aspettative, è stata una cavalcata incredibile.”

Anche il capitano Costanza Razzolini, interpellata in merito, ha aggiunto che:
“Per noi è un onore essere ricevute e premiate in Regione. Sappiamo bene quanto sia importante tutto questo per il movimento. Siamo orgogliose di aver contribuito anche noi, nel nostro piccolo, ma con una grande impresa, a dare ancor più visibilità al calcio femminile”. 

E’ intervenuta, inoltre, la Presidente della Commissione Pari Opportunità Francesca Basanieri che ha ritenuto giusto ricordare quanto in realtà lo sport appartenga a tutti e l’importanza di avere dei sogni per cui combattere.
“Lo sport è di tutti e questo riconoscimento è anche per la forza di volontà che hanno dimostrato nel perseguire i loro sogni. La vostra è una storia che vogliamo portare nelle scuole”. 

Infine il consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli ha concluso dicendo che è importante il messaggio che le ragazze dell’Arezzo trasmettono con la propria attività perché:
“Queste ragazze portano un messaggio che va oltre. Portano un messaggio di forza delle donne, di riscatto, di determinazione, di pari opportunità”.

Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Frequento l'università a Cagliari ad indirizzo pedagogico. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.