Certamente il 2016 per il calcio femminile italiano ma anche per quello di casa nostra non è stato un’anno qualsiasi, un anno che ha visto Reggio Emilia al centro sia nel bene ma purtroppo anche nel male, un’analisi a 360° c’è la fornita Fedrica D’Astolfo da 5 anni sulla panchina della Reggiana ora Sassuolo calcio femminile.

Iniziamo dall’anno appena finito, il 2016 è stato importante per il calcio femminile italiano.
«E’ stato un anno importante soprattutto per la finale Champion League, che ha fatto vedere come può diventare il calcio femminile in Italia, se solo ci fossero politiche, progetti e risorse per volerlo far crescere. Io spero che questo sia stato l’anno della svolta,l’immagine dello stadio pieno di gente, lo spettacolo che hanno offerto in campo le ragazze, è la dimostrazione che dove questo è stato possibile, ora i risultati si vedono, ed è come dare le ali alle ragazze e farle volare ed esprimere quello che sanno fare».

Veniamo alla Reggiana ora Sassuolo, come ha vissuto questo passaggio?
«Io l’ho vissuto abbastanza serenamente, perchè nel Sassuolo ho visto finalmente chi ha dato alle ragazze la possibilità di poter crescere, con dei mezzi, con delle idee e delle risorse nuove per poter sviluppare i desideri ed i sogni. E’ stato accompagnato da tante polemiche e tante parole povere di significato perchè alla fine solo chi ha vissuto la realtà come l’abbiamo vissuta noi, ovvero le tante difficoltà quotidiane che la società portava avanti con tanti sacrifici per le ragazze, solo chi c’è dentro può capire il significato di questo passaggio. Gli altri parlano parlano, ma non si rendono conto, le polemiche sono state vuote sterili inituli e su di me non hanno creato nessun effetto».

Dal punto di vista sportivo un anno a due facce?
«Il mio modo di essere e di allenare non è cambiato, alla fine quello che è sempre stato il mio obbiettivo è quello di far crescere le ragazze. E’ chiaro che adesso ci sono ragazze di esperienza che hanno qualità tecniche importanti e perciò gli obbiettivi cambiano, però anche nella prima parte dell’anno ho trovato un senso nel mio lavoro. La classifica dice se cambiando gli interpreti cambiano anche i risultati, l’allenatore può dare il suo contributo ma le protagoniste rimangono le ragazze, ora i risultati ci danno più entusiasmo più motivazioni e ci danno la spinta per proseguire».

Veniamo al presente,dopo un avvio “lento” ora la squadra è reduce da 6 vittorie consecutive.
«L’avvio è stato normale per una squadra che cambia 6 elementi in un gruppo storico, bisognava trovare degli equilibri sia tra le nuove ma soprattutto tra chi sino all’anno scorso giocava sempre. Inoltre i nuovi innesti non sono arrivate tutte insieme ma cammin facendo, Mastrovincenzo per problemi di tesseramento ha saltato alcune partite, Tasselli è arrivata a campionato già iniziato,Barbieri è arrivata a Dicembre, se poi aggiungiamo anche gli infotnuii pesantissimi della Brignoli e della Corradini, è chiaro che questo ha inciso sulle prestazioni della squadra. Credo però che solo nei 2 pareggi abbiamo faticato mentre nella sconfitta, a mio giudizio immeritata, con il Vittorio Veneto li la prestazione c’era già stata perciò tutto sommato è stato una partenza che ci stava».

Tanto lavoro per la squadra anche durante la sosta natalizia.
«Questa sosta ci permette di respirare un attimo e di ritrovare energie sia mentali che fisiche, il fatto di continuare negli allenamenti e per non perdere quella condizione fisica che ci ha permesso di conseguire questi buoni risultati. L’8 gennaio alla ripresa del campionato avremo subito un impegno difficile contro il Castevecchio che è dietro di noi di soli 2 punti e perciò bisogna rimanere concentrate perchè la strada è ancora lunga e piena di insidie».

Domanda scontata, cosa si augura per il 2017?
«Per quest’anno mi auguro tanta salute per tutte, perche davvero nel 2016 si sono registrati tanti infortunii che hanno condizionato tanto il rendimento della squadra e mi piacerebbeche tutte le ragazze stiano bene anche per la loro vita personale non solo sportiva. Augurarmi un 2017 vincente è banale, per noi è un desiderio, alla fine comunque sarà il campo a decidere chi vincerà il campionato, noi è chiaro che ci proveremo fino alla fine».