Domenica rocambolesca per l’H&D Chievo Women, fermato sul 3-3 dalla Res Roma dopo il successo infrasettimanale nel derby. Ai microfoni di Be.Pi TV sono intervenuti sia l’allenatore Fabio Ulderici, sia la centrocampista Arianna Marengoni. Ecco le loro dichiarazioni.

Per Ulderici, la delusione più grande è rappresentata dalle subentrate che non hanno dato tutto quello che dovevano dare. “Le ragioni fisiche valgono sia per noi sia per loro. Cioè quelli sono secondo me alibi. Siamo stati 3-0 fino al 25′, poi abbiamo preso il gol del 3-1, e al 30′, quando abbiamo fatto l’ultimo blocco di cambi, non avevamo mai subìto un tiro in porta. Anzi, addirittura non mi ricordo di averle viste nella nostra metà campo. Una partita in assoluto comando, poi quando faccio i cambi, chi entra deve dare qualcosa in più. Perché sennò poi è troppo facile parlare. Bisogna invece stare un pochino più zitte, e lavorare un po’ di più. E dimostrare poi sul campo che magari se io non faccio giocare una persona sbaglio, e invece dovrei farla giocare ecco. Quindi sono molto deluso da questo aspetto. Perché poi determina i momenti delle stagioni, determina l’arrivare a una posizione rispetto all’altra, la considerazione che possono avere all’esterno di un allenatore o di una giocatrice. Bisogna capire che quando ci sono le occasioni bisogna sfruttarle. Oggi (domenica, ndr) mi prendo le mie responsabilità. Probabilmente cambi al trentesimo, tornando indietro, non li rifarei“.

Sempre secondo il tecnico, un altro aspetto che ha determinato il pareggio è stato non concretizzare alcune opportunità. “Io mi ricordo almeno tre o quattro occasioni in più. Creiamo tanto perché giochiamo, e nel primo tempo quando siamo riuscite a trovare gli spazi esterni abbiamo creato tanto. Chiaramente quando invece forzavamo centralmente nella loro densità, era difficile trovare spazio. Nel secondo tempo è chiaramente subentrata un po’ di stanchezza, abbiamo calato un po’ l’intensità anche del palleggio, ma abbiamo creato. Per quello che poi ad un certo punto ho fatto dei cambi tutti insieme: per cercare, negli ultimi 15 minuti, di avere un pochino più di freschezza, considerando partita in comando e la gestione che avevamo fatto 3 giorni fa nel derby. Potevamo tranquillamente farlo oggi (domenica, ndr), e invece purtroppo questo non è stato. Dobbiamo farci tutti un esame di coscienza, e dobbiamo capire che bisogna parlare un pochino meno, e fare un pochino di più sul campo“.

Sulla motivazione e l’aspetto mentale, ha infine aggiunto: “È sempre facile trovare motivazioni nel derby, bisogna trovarle nelle partite un pochino più complicate. Sono due partite diverse questa e quella con il Ravenna, al di là del fatto che la Res oggi doveva salvarsi, credo che sia salva matematicamente o quasi. Comunque faccio i complimenti a loro, perché sono venute a giocare con grande voglia e so cosa vuol dire giocare in certe posizioni, so che non è facile. Ravenna è una partita dove secondo me abbiamo sbagliato proprio l’atteggiamento. Oggi (domenica, ndr) vedo una partita giocata bene nel primo tempo, e vedo una partita che è cambiata completamente negli ultimi 15 minuti. Colpa mia“.

Arianna Marengoni aggiunge: “Abbiamo avuto sicuramente un calo che è solo ed esclusivamente mentale. Non abbiamo subito la fisicità dell’avversario. È stato un capo che ci ha portato ad essere disattente a non gestire la palla quando potevamo tenerla, a magari sfruttare meglio le occasioni per poter aumentare il vantaggio a disposizione. E poi da lì è stata una serie di episodi che abbiamo gestito male. È mancato il cinismo, non solo sotto porta. È stata comunque un’annata positiva, in cui abbiamo lavorato bene, e in cui ci sono stati passati dei princìpi molto importanti, che ci permettono poi di essere quelle che siamo effettivamente sul campo. Questo, come altri, è un incidente di percorso, ma come ci siamo risollevate in altre occasioni, possiamo farlo ancora“.