Al termine della partita tra ACF Arezzo e Lazio Women, che ha visto le padrone di casa perdere per 3 a 1 dopo un primo tempo condotto in maniera brillante, il Mister Emiliano Testini si è soffermato ad analizzare l’andamento del match e la resa in campo delle sue ragazze.

“Il più grande dispiacere è proprio questo. Aver visto un primo tempo come quello di oggi e chiudere la partita e perderla così. C’è grande dispiacere, perlomeno da parte mia. Abbiamo fatto bene il primo tempo, abbiamo creato, abbiamo giocato discretamente, un buon calcio chiudendo la Lazio e chiudendo tutte le situazioni, ripartendo bene, avendo due o tre occasioni importanti. Potevamo, probabilmente, chiudere il primo tempo anche due a zero. Il secondo tempo, come ci succede spesso, rientriamo. C’è, non lo so, forse un calo di attenzione. Il primo colpo proviene da questo perché è una situazione che poteva essere già finita e chiusa. Nel momento in cui è partita si è innescato un meccanismo e abbiamo seguito un goal alquanto… non so neanche come commentarlo perché era un’azione che non aveva avuto nessuna storia, mentre il secondo e il terzo, han fatto un grandissimo goal. Il terzo lo stesso, quindi c’è poco da dire quando una calciatrice fa un colpo del genere diciamo che non è che ci sono grandi soluzioni o grandi soluzioni tattiche pr poterlo contrastare.  Dispiace perché la squadra ha lottato, ha corso, ha cercato di fare il massimo fin dai primi minuti. Sappiamo che la Lazio ha grande qualità, l’ha dimostrato. Onestamente oggi per per la prima volta sono dispiaciuto perché dopo un primo tempo così speravo di tornare a casa con un risultato un po’ diverso. Io credo che arriva il momento che bisogna anche guardarsi indietro, perché ora è arrivato il momento di fare i punti. Giocare bene, si è importante però dobbiamo fare i punti. Gli altri ogni tanto vincono, è vero che hanno avuto tra virgolette, sulla carta, partite più semplici ma partite semplici non ce ne sono e quindi bisogna incominciare a fare dei punti importanti perché se no diventa difficile. Diventa dura fino alla fine. Nel girone di andata probabilmente  ci aspettavamo qualcosa di diverso tutti, si è chiuso così quindi tiriamo una riga e cerchiamo di ripartire nel girone di ritorno con la consapevolezza che per ottenere una salvezza tranquilla c’è da fare molto molto più di questo”.

Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Frequento l'università a Cagliari ad indirizzo pedagogico. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.