Domenica da dimenticare per il Pavia Academy, sconfitto 6-2 dal Chievo Women. Al termine della gara, l’allenatore Pablo Sebastian Wergifker ha cercato di spiegare, ai microfoni di Be.Pi TV, il periodo della squadra e il lavoro che sta facendo per tirarsi fuori da una situazione difficile.

Analizzare questa gara è difficilissimo, nel senso che programmi allenamenti, programmi come giocare, come contrastare, cercare i punti deboli… e al minuto e mezzo ci fanno un gol, e crolla tutto principalmente, in una squadra che ha bisogno di fare punti. Curi ogni minimo dettaglio, e prendi un gol al primo minuto. E dopo è tutto in salita per noi”.

“Sì abbiamo fatto meglio il secondo tempo, e sinceramente rispetto al primo tempo era impossibile fare peggio. La partita è stata, come si vede la classifica, una squadra che ha 39 punti e una squadra che ne ha 16. Purtroppo non siamo stati all’altezza nel primo tempo. Nel secondo tempo siamo stati meglio, però niente. L’unico che ci rimane è lavorare, lavorare, lavorare, andare a prendere un punto o due o tre, che è quello che abbiamo bisogno per la salvezza”.

“Purtroppo segnare ma avere la difesa sempre battuta era una caratteristica presente prima che arrivassi io, e con me prendiamo tanti gol lo stesso. Lavoriamo per non prenderli. È difficile, si vede che è difficile, e sono molto amareggiato per questo risultato. Però niente, non ho altro che chiudere questo libro e ripartire martedì con un’altra pagina”.

“Tutte le settimane mi aspetto qualcosa che dopo non si realizza domenica. Allora l’unica cosa che mi aspetto è di lavorare per arrivare meglio, quantomeno mentalmente, e incoraggiare le ragazze che ancora si può”.

“Noi stiamo lavorando con il nostro mental coach, stiamo lavorando con una persona esterna che sta facendo yoga per la respirazione. Stiamo facendo di tutto per tirare fuori qualcosa che so che le ragazze hanno, però che stiamo facendo fatica a tirare fuori. Allora il punto di vista mentale che se noi rimaniamo martedì con questa partita, ce la porteremo come uno zaino e non ripartiremo. L’idea è chiudere adesso in pullman, cercare al massimo di chiudere questa pagina, e andare a cercare il meglio che possiamo fare sabato prossimo“.