A 6 giornate dalla conclusione del campionato nazionale di Serie B Femminile, Ravenna-Cesena 0-4 sancisce la retrocessione delle Giallorosse con 6 turni di anticipo. Verdetto purtroppo, per svariati motivi, era già nell’aria, ed era soltanto una questione di quando sarebbe avvenuto.

Una partita la cui cronaca è riassumibile in pochi cenni, tutti cesenati, scandita dalle marcature di Jansen (doppietta), Lonati, D’Auria, e Calegari, che hanno seguito l’autorete di Croin che aveva sbloccato il match. Per la squadra di San Zaccaria, il ritorno in Terza Divisione, da cui mancava dal 2010/11, che all’epoca si chiamava Serie B, in quanto il secondo campionato era denominato Serie A2.

Di quella squadra ricorderemo sicuramente gli anni in Serie A, con tre playout e un sesto posto del 2015/16, il miglior risultato di sempre delle romagnole in Serie A. Poi il playout del 2018, perso contro la Pink Bari, aprì le porte per l’ingresso del Ravenna nel calcio femminile. Seguono poi tre stagioni al vertice, con la squadra mai troppo distante dalle big, e due campionati di centroclassifica.

La stagione 2023-24, iniziata tra l’insegna della continuità e di transizione, ha messo temporaneamente la parola fine al campionato di Serie B. Le Romagnole dovranno giocoforza ripartire dalla Serie C. Si prefigura comunque un periodo di difficoltà, tra il dover sistemare l’organigramma e l’allestire una rosa competitiva per un campionato che comunque sta crescendo di livello. Ravenna è un nome che deve stare nelle prime due divisioni del campionato, ma ovviamente deve starci il più a lungo possibile. Per farlo, servirà una progettualità a lungo termine.