Domenica scorsa uno degli storici Dirigenti dell’Apulia Trani, Mauro Simone, ha spento 90 candeline. Per l’occasione ha raccontato alcuni dei momenti vissuti nel calcio femminile tranese tramite i canali ufficiali del club. Ecco le sue parole:
“Questa stagione purtroppo non sta andando benissimo per una serie di circostanze: stiamo pagando ancora le conseguenze della serie B disputata l’anno scorso. Speriamo di salvarci o quanto meno, vista la grande storia del club, di essere ripescati”.
CAMBIAMENTI: “Nel calcio femminile qualcosa in meglio è cambiato: questo vista la maggiore diffusione. Però, purtroppo, ci sono ancora tanti problemi sia a livello di strutture visto che queste scarseggiano che a livello economico con la Federazione che assume tanta gente forse inutile. E’ diventato uno stipendificio al di sopra delle possibilità delle società più piccole”.
RICORDI: “Il momento recente più bello è stato quello della vittoria del campionato dalla serie C alla serie B. In passato Trani ha rappresentato il calcio femminile in tutta Italia grazie ai vecchi Presidenti Cusmai e Porchio”.
SETTORI GIOVANILI: “A Trani, da questo punto di vista, non possiamo lamentarci. Ci sono tutte le categorie dalle bimbe più piccole fino, appunto, alla prima squadra. L’Amministrazione Comunale è attenta alle vicende del calcio femminile locale e cerca di stare al fianco di queste poche persone che davvero stanno investendo tempo e denaro per mantenere alta la tradizione”.
Chiara Frate
Chiara Frate, attualmente iscritta al corso di laurea triennale in Mediazione Linguistica e Culturale, coltiva la passione per il giornalismo sportivo ed il calcio, sia femminile sia maschile. Attualmente è redattrice di SportdelSud, un giornale sportivo innovativo di partecipazione popolare che le ha offerto l'opportunità di mettersi alla guida di un progetto imprenditoriale nel settore della comunicazione. Conosce l'inglese, il francese, lo spagnolo e sta imparando anche il portoghese. Sempre pronta a schierarsi a favore della parità di genere, il riscatto delle donne e l’impegno costante e instancabile verso un nuovo approccio culturale anche dal punto di vista sportivo.