In casa Apulia Trani, società ambiziosa che partecipa al girone C di Serie C, uno degli obiettivi principali è quello relativo alla crescita del settore giovanile che un anno fa ha ottenuto il prestigioso titolo di Scuola Calcio Elite. All’ufficio stampa pugliese a parlare è stato il Responsabile Tecnico del Settore Giovanile Irene Spallucci, capitano della prima squadra.
Quello del settore giovanile dell’Apulia Trani è un progetto che nasce diversi anni fa e che è in continua crescita visto che ogni anno riusciamo a migliorare nell’organizzazione. Ho iniziato con tanta determinazione nei panni di allenatrice di ragazzine che timidamente si affacciavano a questo sport: le ricordo ancora, di età diversa, che si allenavano tutte insieme. Poi i numeri sono cresciuti e abbiamo finalmente potuto garantire ad ognuna il suo gruppo omogeneo e avvalendomi delle mie compagne di squadra siam riusciti a curarle più attentamente. Da un paio d’anni abbiamo rivisto l’organizzazione proprio per la continua crescita e mi hanno nominata Responsabile Tecnico del Settore Giovanile, anche se mi manca il rapporto diretto in campo con le giovani calciatrici”.
“Da un anno l’Apulia Trani vanta il titolo di scuola calcio Elite: quindi partecipiamo a tutti i campionati previsti per tutte le categorie che vanno dai Piccoli Amici all’agonistica con l’U15 e l’U17. Per quanto riguarda l’attività di base abbiamo gruppi misti, di maschietti e femminucce proprio per lanciare il messaggio indiretto che il calcio non è soltanto uno sport maschile. Per l’agonistica invece i due gruppi sono prettamente femminili. Prima delle feste natalizie erano in corso i vari campionati interrotti a causa dell’ondata Omicron. Era quello di far bene, a prescindere dal risultato. Ora attendiamo la ripresa del 29. Intanto permane l’obiettivo primario di migliorare la qualità dei servizi che offriamo ai nostri tesserati e la nostra organizzazione interna. Abbiamo già un nostro centro sportivo con due campi a 7 “APulia Center” oltre alla custodia dello stadio di Trani in cui a volte spostiamo l’attività dell’agonista che affronta campionati di calcio a 9 e a 11”.