credit photo: Trento Calcio Femminile

Nella ventesima giornata di Campionato di Serie C, girone B il Trento ha giocato in casa, presso l’impianto Mantovan di Mattarello, contro l’Aquila 1927 e ha vinto di misura contro la squadra abruzzese.

La partita, che ha avuto il suo fischio d’inizio alle 14:30, e che già dai pronostici è parsa difficile, anche nei fatti si è rivelata tale.
La prima frazione è, infatti, terminata a reti inviolate con una prestazione che certamente non è stata tra le più brillanti: il gioco si è concentrato sopratutto in centrocampo, con possesso alternato tra le due compagini ma nessuna azione particolarmente pericolosa.
Il secondo tempo si aperto nella medesima maniera in cui è stato chiuso il primo ma Mascanzoni, che anche nei primi 45 minuti ha cercato la rete senza però riuscire a finalizzare, si è procurata un rigore poi prontamente battuto da Pavana (34′).

Nota di merito per le gialloblu è la capacità della squadra, anche nei momenti peggiori, di riuscire a far buon uso delle occasioni create in campo come affermato anche dal direttore sportivo delle Aquilotte Libero Pavan.
In una partita in cui le avversarie si sono fatte scudo a tal punto da mettere il Trento in difficoltà, la squadra di casa ha comunque capitalizzato l’episodio chiave della gara e guadagnando tre punti importanti.
Se, quindi, da una parte c’è la soddisfazione per aver dimostrato di essere una squadra compatta e allineata verso l’obiettivo comune, dall’altra è necessario riuscire ad esprimersi meglio se si desiderano dei risultati migliori:

“È stata una gara difficile, giocata contro una squadra che ha saputo chiudersi bene, riuscendo a metterci anche in difficoltà in determinate fasi della partita. Non siamo riuscite ad esprimere al meglio il nostro gioco ma siamo state però brave a sfruttare l’episodio chiave della gara, conquistando tre punti importanti. Da un lato ci teniamo stretto il fatto che mentalmente dimostriamo di essere una squadra solida e che è in grado di vincere anche partite ostiche come quella di oggi ma dall’altro, se vogliamo ambire a qualcosa in più, dobbiamo sicuramente riuscire ad esprimere sempre al meglio il nostro gioco”

Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Frequento l'università a Cagliari ad indirizzo pedagogico. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.