Resiliènza: è la capacità di reagire di fronte a traumi, difficoltà (Treccani).

Il calcio è il gol vittoria, l’assist di tacco, una diagonale perfetta, una parata miracolosa. Ma è anche altro: sudore, difficoltà, dolori, storie. Racconti di storie a volte parallele, anche se di diversa grandezza mediatica. E’ la storia di Matilde Pavan, che il 14 maggio 2023 si lesiona il legamento crociato anteriore del ginocchio destro, e vede scivolare fra le dita un mondiale che, probabilmente, l’avrebbe vista fra le protagoniste della spedizione azzurra. Dovrà aspettare 348 giorni ed una storica partita per la “sua” Inter (prima vittoria contro la Juventus) per rivedere  il rettangolo verde.

Ma è anche la storia di Diana Coco, che si ferma il 19 febbraio 2023: anche per lei si tratta di una lesione al crociato anteriore, ma del ginocchio sinistro. Diana rientra ma si infortunia nuovamente, quasi subito: un calvario che alla fine durerà 15 mesi tondi.

15 mesi dopo è di nuovo convocata, è seduta in panchina. Arriva il momento di alzarsi, del riscaldamento. A metà ripresa il fratino vola via, il “cinque” con la compagna: è di nuovo rettangolo verde. E’ di nuovo dialoghi con le altre ragazze, è di nuovo l’avversaria che ti contrasta.

Ma Diana è un’attaccante, sogna e vorrebbe di più: il gol, magari al rientro. C’è un rigore, occasione troppo ghiotta. Ma no, deve essere un “vero gol”, uno su azione, uno in cui devi superare la difesa avversaria e battere la portiera. Il rigore no, meglio aspettare.

Il calcio toglie, il calcio dà: pochi minuti dopo, allo scadere, è… gol!!! Le compagne, tutte, che ti abbracciano, i tifosi che scattano in piedi sugli spalti, le lacrime di chi ti vuole bene: un rientro da sogno!

“Grazie Diana, esempio di resilienza”: così commenta il Palermo Women nelle sue pagine social.