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Il Palermo ha affrontato al “Santocanale” la cenerentola del girone, il Crotone. Partita mai in discussione ma che le rosanero hanno dovuto affrontare in totale emergenza, viste le assenze per motivi fisici di Sorce, Collovà, Ceraulo, Palermo, Licari, Dragotto e Ribellino. Mancanze che costringono Licciardi a gettare nella mischia fin da subito Gippetto (spostata nella linea difensiva nell’occasione) e a convocare ben quattro giocatrici della juniores.

Nonostante tutto, le palermitane prendono da subito il controllo dell’incontro, chiudendo la pratica già nei primi 30 minuti. Apre le marcature, dopo appena sei minuti, Impellitteri, che sfrutta una respinta corta della portiere Berretta. La stessa si ripete al minuto 17 che, imbucata da Piro, scavalca con la punta del piede l’estrema calabrese. A continuare le danze è Piro, al minuto 24 con un diagonale dall’interno dell’area ed al 30° su rigore, concesso per un fallo si Impellitteri.

Due minuti più tardi, un calo di tensione delle siciliane, permette il gol della bandiera al Crotone: D’Aquino, al termine di una azione tambureggiante che ha visto anche due non semplici interventi di Biundo, batte la portiere rosanero con un secco tiro da fuori area. A ristabilire le distanze è Gaia Bruno, che dal vertice dell’area di rigore pennella una magnifica traiettoria che non lascia scampo a Berretta.

Secondo tempo che segue il leitmotiv del primo, anche se su ritmi più blandi. Al 47° è Di Salvo a spingere in rete il pallone, su assist di Chirillo. A chiudere definitivamente i conti è Priolo, con la sua doppietta (la terza di giornata con Impellitteri e Piro): prima al minuto 61, poi all’87°, sempre su azione da calcio d’angolo, trafigge la difesa avversaria. Palermo che mette a referto anche due traverse, una con la stessa Priolo e l’altra di Incontrera.

Nota stonata di giornata l’infortunio di Martina Aguglia, uscita al minuto 50 con un vistoso bendaggio al ginocchio, a rimpinguare la già ricca infermeria palermitana.

Il Palermo è atteso mercoledì dal difficile recupero di Napoli con la capolista Vis Mediterranea e domenica, in casa, con l’Apulia Trani.