Via Taliercio fa da cornice ad una gara che come sempre porta con sè aspettative sportive elevate e una buona dose di carica data dal sempre affascinante scontro in chiave derby fra Venezia e Padova.

Le biancoscudate arrivano alla gara reduci da una prestazione opaca contro il Riccione e sono chiamate al riscatto.

Il primo tempo vede le padrone di casa molto in palla, fin dai primi minuti impongono infatti un ritmo alto e un possesso palla rapido e dinamico che mette in difficoltà il Padova. Al settimo minuto Polonio devia su corner la prima conclusione che incrocia lo specchio della porta a seguito di una buona in percussione da destra delle arancio nero verdi.

Ancora queste ultime al 22esimo sfiorano di nulla il vantaggio quando, su rapido cambio fronte l’esterno, liberato sulla fascia sinistra, apre troppo il tiro e la palla esce di cm.

Al minuto successivo però il Venezia non riserva la stessa cortesia e si porta in vantaggio.

Ancora le padrone di casa vanno vicino al raddoppio al 28esimo quando, sempre su progressione sulla fascia destra, la gran botta si stampa prima sulla traversa, poi sulla linea e poi esce dallo specchio mantenendo così invariato il tabellino.

Alla mezz’ora si vede il Padova che, con Servetto dalla fascia destra, serve un traversone che attraversa l’intera area di rigore fino a finire sui piedi di Carli: la punta biancoscudata controlla e prova a sorprendere Pinel sul primo palo che però fa buona guardia. Azione fotocopia del Padova qualche minuto dopo, sul pallone si avventa di nuovo Carli che in area viene travolta dall’estremo difensore. Dal dischetto va Capitan Fabbruccio che stavolta è imprecisa e spara sopra la traversa il potenziale gol del pareggio. Quasi allo scadere, la legge d’oro del calcio “gol sbagliato gol subito” sempre destinata a fare il suo corso ma su cross, l’incornata della punta Veneziana esce ancora una volta di nulla a lato di Polonio.

Si riprende con il secondo tempo e il Venezia al quinto minuto sembra ipotecare la gara con il gol del doppio vantaggio.

All’ottavo però da corner, le stesse padrone di casa si fanno del male da sole e su autogol concedono la rete che riapre la gara.

La fase centrale della frazione vede le arancio nero Verdi mantenere stabilmente il possesso del pallino del gioco contro tuttavia un Padova paziente, ben schierato che chiude ogni corridoio di passaggio e sfrutta le ripartenze per creare la giusta chance per lasciare il segno.

Al quarto d’ora ci prova Spinelli che, su progressione sulla fascia destra, serve un invitante pallone a Carli, di prima intenzione trova sì la deviazione ma troppo debolmente.

Arrivano quindi i cambi da parte di mister Montresor che in successione sostituisce Michelon, Lovato e Servetto per Costantini, Dal Fra e Callegaro per un Padova a trazione decisamente anteriore.

La scommessa ripaga le aspettative e poco dopo la mezz’ora, ancora da calcio piazzato, Capitan Fabbruccio si fa perdonare l’errore dal dischetto trovando il tap in e il gol del 2 a 2.

Sul finale trema il Padova quando quasi allo scadere, sfruttando un rapido rovesciamento di fronte, il Venezia libera l’esterno che a tu per tu con Polonio in uscita quasi al limite dell’area, apre troppo la conclusione che si infrange a fil di palo.

Termina così una gara che vede un Padova resiliente, in grado di incassare e reagire: dopo un primo tempo di sofferenza rispetto ad un Venezia quadrato e pulito nelle giocate, trova il gol del pari prima e la lucidità che porta alla rete del definitivo pareggio.

Il punto strappato in un campo ostico come quello del Venezia FC fa morale e riscatta l’ultima prestazione poco brillante delle biancoscudate che ora sono chiamate al turno di Coppa Italia. Altro derby in vista per domenica 4 dicembre in Via Vermigli contro il Vicenza.

Titolari: Polonio, Servetto, Fabbruccio, Biasiolo, Carli, Rizzioli, Balestro, Spagnolo, Spinelli, Lovato, Michelon

A disposizione: Dal Fra (28 st), Costantini (21 st) Ranzato, Taverna, Doná, Mele, Baroldi, Martello, Callegaro (33 st).