Nelle situazioni drammatiche i primi a rimetterci sono sempre i più deboli, nel caso del calcio femminile sono le società delle serie minori che senza guadagni economici rischiano ogni giorno di abbandonare la scena. Però, in questo periodo buio, è arrivato un raggio di luce e di speranza a smorzare questo tetro paesaggio. E quel raggio arriva da Lecce, città della Women Lecce. La società salentina, già Asd Women Soccer e da quest’anno sotto l’ala protettiva dell’U.S. Lecce, offre da 20 anni una solida speranza per tutte quelle ragazze del territorio che volevano, vogliono e vorranno avvicinarsi al mondo del calcio in rosa.

Come tutte le società minoritarie stanno passando un brutto periodo, sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista psicofisico, ma con una società seria alle spalle come quella del Lecce la loro partecipazione al prossimo campionato appare certa, con tutti i dubbi che fornisce il caso. La squadra stava viaggiando con un’ottimo ruolino di marcia trovandosi a metà classifica ma lottando ancora per le prime posizioni data la classifica estremamente corta.

Ai microfoni di Corriere Salentino è intervenuta proprio Vera Indino, coach del Women Lecce. Ha iniziato parlando delle modalità degli allenamenti a distanza: “Dall’inizio della quarantena stiliamo programmi di allenamento per le giocatrici di concerto al nostro preparatore atletico, il prof. Gianluca La Mazza. Le ragazze si allenano in casa seguendo i nostri dettami ed in base a ciò di cui dispongono nelle loro abitazioni. Poi ogni sabato pomeriggio organizziamo un meeting in chat con la squadra e i preparatori, tra cui la fisioterapista Marta Tario e il preparatore dei portieri Andrea Panico. Purtroppo è stata una stagione molto sfortunata per via dei numerosi infortuni. Per la maggior parte infortuni piuttosto gravi di natura traumatica.”

L’allenatrice prosegue parlando del futuro che aspetterà lei e la sua squadra: “Purtroppo regna ancora tanta incertezza. Penso che il nostro campionato non riprenderà. Se già la Serie A sta trovando enormi difficoltà per ripartire, figuriamoci le serie minori e il calcio femminile. Di ufficiale non c’è ancora nulla, ma completare questa stagione sarebbe troppo complicato sotto più aspetti. Forse si potrebbero avanzare l’ipotesi degli spareggi, ma sono tante le perplessità. A causa della pandemia siamo costretti a stare fermi anche sul piano della programmazione. Ad ogni modo mi auguro che la società allestisca una rosa più lunga e di qualità per puntare al salto di categoria. Adesso però ogni tipo di prerogativa lascia il tempo che trova, quindi vedremo passo dopo passo come si evolverà la situazione.”

Concludendo, il tecnico ha rilasciato dichiarazioni riguardo le ambizioni ed i sogni futuri della società giallorossa: “Come tutte le squadre speriamo un giorno di poter disporre di un centro sportivo tutto nostro dove poterci allenare e ospitare le gare casalinghe. È un progetto in cantiere da tempo, ma purtroppo non è semplice da realizzare perché non è facile individuare una struttura o un luogo che possa diventare la nostra casa. Da tanti anni ci alleniamo sulla terra e abbiamo sempre l’impressione di giocare in trasferta. L’unione con il Lecce Calcio ci ha fatto compiere il salto di qualità soprattutto dal punto di vista del prestigio e della visibilità. Quest’anno abbiamo avuto un’impennata delle iscrizioni sfondando il muro delle cento iscritte. Un risultato giunto in virtù dei mondiali di calcio femminile che hanno dato nuovo smalto a tutto il movimento”.

La speranza comune è quella che realtà del genere vengano aiutate a continuare il loro percorso di crescita e che possano continuare a fornire al movimento italiano giocatrici sempre più pronte al grande salto ed utili alla causa Nazionale.