Intervista a Almaclara Baldassin, capitano del VFC Venezia Calcio – Femminile Serie C – Girone B – Italia

In questa stagione hai la fascia di capitano del VFC Venezia Calcio…
“Sì e ne sono molto contenta, cerco di essere un buon capitano, ma soprattutto un punto di riferimento per le mie compagne in campo, visto che sono una di quelle che parla molto. In passato, quando ero più piccola, avevo già ricoperto il ruolo di capitano. Con l’arbitro di solito sono abbastanza tranquilla, cerco se possibile il dialogo e per questo non ho avuto mai grandi problemi, mi arrabbio più che altro se vedo che il direttore di gara fischia a senso unico contro di noi, e dunque cerco di farglielo capire”.

Ci parli del tuo ruolo?
“Sono un difensore centrale, negli anni passati ha fatto anche il terzino sinistro, ma ora gioco stabile al centro, cerco sempre di incitare le mie compagne e di dare qualche consiglio a chi sta davanti a me e di aiutare con le dovute coperture”.

Ci puoi regalare una fotografia della vostra stagione fino a questo momento?
“Abbiamo sicuramente qualcosa da recriminare, nella prima fase, dovevamo forse gestirci meglio, una coesione che però è sicuramente migliorata ed è arrivata anche grazie al grande lavoro del Mister. Sicuramente, ora come ora, il clima è più sereno e positivo, e devo dire che ci siamo trovate bene anche con le nuove arrivate, con le quali abbiamo subito legato. Peccato solo che alle volte non siamo riuscite a dare, specialmente nella prima fase, una striscia importante ai risultati positivi che poi venivano vanificati nella partita dopo, ora è un po’ che, però, ci siamo messe in carreggiata, e penso che questo si veda con il balzo in avanti che abbiamo fatto in classifica”.

Come ti spieghi questo inizio balbettante e poi questa metamorfosi?
“Forse perché non abbiamo un rosa lunghissima, e dunque fra infornui, Covid ed altro è stato difficile trovare la quadra giusta, perché come dicevo prima spesso siamo state incostanti visto che magari al primo errore ci buttavamo troppo giù, poi per fortuna il vento è cambiato, abbiamo iniziato a crederci, e sono iniziati ad arrivare buoni risultati e soprattutto noi abbiamo lavorato anche tanto sulla nostra emotività che via via abbiamo sistemato”.

Cosa ci puoi dire del vostro girone?
“Penso che ogni partita sia un po’ a sè, ovvero tutti possono vincere con tutti, e allo stesso tempo perdere anche dalla ultime in classifica, il livello si è alzato ed è molto competitivo, ma penso che alla fine la prime tre si giocano la promozione e si sono staccate dalla altre, per il resto mi ha impressionato molto il reparto offensivo, che da gennaio in avanti schiera il Riccione, e la bravura delle giovani atlete del Brixen. tra l’altro fra le più corrette in campo”.

Cosa ci puoi dire del derby con il Venezia F.C.?
“Per noi è molto sentito, ovviamente è la gara che tutte aspettiamo, dall’altra parte poi ci sono tante nostre ex compagne e dunque è una partita nella partita; all’andata siamo state sfortunate, perché dopo il 70’ abbiamo preso due goal e abbiamo una gran voglia di provare a rifarci al ritorno, visto che giocheremo davanti a tanta gente ed entrambe portiamo sul petto il nome di Venezia”.

Cosa significa per voi rappresentare Venezia?
“Penso che siamo la realtà più longeva sul territorio, e rappresentare la città di Venezia è un grande onore, siamo state anche tanto contente di aver potuto tenere il simbolo del leone e il nome di Venezia, e poi vorrei sfatare un tabù, visto che da fuori tutti pensano che noi veneziane siamo tutte snob o con la puzza sotto il naso, bene direi che non proprio il nostro caso”

Come vi segue la stampa e avete dei tifosi che vengono al campo?
“Diciamo che ci trattano molto bene, visto che escono sempre degli articoli sulle nostre partite e c’è sempre tanto interesse nei nostri confronti da parte degli appassionati di calcio che spesso ci vengono a vedere. Anche noi abbiamo i nostri tifosi, in particolare due fedelissimi che seguono anche il Venezia maschile, però non si perdono neppure una partita, uno di loro una volta ha preferito venire a incitarci, rinunciando a seguire i ragazzi che fanno la serie A. Loro sono davvero speciali, si presentano sempre al campo con i tamburi e i fumogeni e incitano la gente a tifare per noi, con loro si creato, infatti, un gran clima, di solito il venerdì quando ci fermiamo al campo a mangiare qualcosa spesso li invitiamo”.

Fuori dal campo chi sei?
“Sono laureata in scienze e tecniche dell’attività motoria preventiva e adattata, alleno i pulcini di 8 anni della mia società e faccio anche qualche ora in palestra come sala fitness. Inoltre, seguo anche delle squadre di quarta e quinta elementare per il progretto Aics di Venezia. Per il resto mi piace uscire, mi piacciono le giornate di sole, fare shopping con le amiche in particola adoro le sneakers, e sì, lo ammetto, sono molto social, ho sia facebook che Instagram”.

La redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia Almaclara Baldassin e la società del VFC Venezia Calcio per averci concesso questa intervista in esclusiva

Credit Photo: VFC Venezia

Danilo Billi
Danilo Billi è un giornalista pubblicista da circa 20 anni. Nativo di Bologna, ha mosso i primi passi lavorativi nella città natale nell’ambito sportivo, seguendo dapprima la Fortitudo Baseball e poi la Pallavolo femminile di San Lazzaro di Savena in serie A1. Per gli anni a seguire ha collaborato con la Lega Volley Femminile, prima di approdare a Pesaro, dove è stato capo fotografo per oltre 10 anni dell’ex Scavolini Volley di A1 e redattore a Pesaro, dove attualmente vive, per il Messaggero, il Corriere Adriatico e Pesaro Notizie (web). Si è occupato del Bologna Football Club per diverse stazioni radio emiliane, come Radio Logica e Radio Digitale, dopo di che ha iniziato a scrivere per la fanzine Cronache Bolognesi e ha collaborato con altri siti e app che si occupano, tra l’altro, di calcio femminile, che negli ultimi anni ha rappresentato la maggior parte della suo impegno giornalistico. Ha scritto due libri di narrativa attinenti al calcio Bolognese e al suo tifo e uno lo scorso anno relativo alla stagione del Bologna calcio femminile edito dalla collezione Luca e Lamberto Bertozzi.