Le panchine del Padova hanno vissuto nelle ultime settimane importanti rinnovamenti: prima il cambio nella prima squadra con il Mister Montresor e ora nella Primavera dove siederĆ  Daniele Bisanti.
In entrambi i casi le parole dā€™ordine sono state tre: squadra, rispetto, lavoro. Mister Bisanti vanta un curriculum degno di nota: allena i giovanissimi del Rubano calcio, poi lā€™Udinese calcio per poi passare al Torreglia calcio fino ad arrivare ad essere assistente in seconda di Marco Montresor sulla panchina del Mantova calcio.
ā€œSono arrivato a Padova perchĆ© mi ha convinto lā€™importanza e la serietĆ  del progetto che il Padova calcio ha nei confronti del calcio femminile: sono una persona a cui piacciono le sfide ed i grandi obiettivi, esattamente come quelli che ha la societĆ .ā€Ā  sottolinea il neotecnico. Il Padova ha un settore giovanile in crescita, reduce da ottimi risultati, ma come restare un motivo di vanto della societĆ ? ā€œ[ā€¦]Avere degli obiettivi, avere una visione ovvero, dove stiamo andando? Come arriveremo li? Lavoro: lavorare sodo costantemente. Ci deve essere una reale volontĆ  di progredire” prosegue Bisanti “Rispetto: Le buone squadre hanno rispetto per il gioco, i loro allenatori, i loro compagni di squadra e il loro staff di supporto. Lā€™impegno: il costi quel che costi.ā€. Ha dunque le idee chiare, idee che si trasformano in valori che vuole trasmettere alle sue giocatrici e allenare le giovanili significa, in diversi casi, rapportarsi anche col futuro del calcio italiano stesso. Quali sono dunque le caratteristiche tassative che una giovane deve avere nel proprio bagaglio per poter crescere, non solo sotto il punto di vista sportivo ma anche mentale?
ā€œLe caratteristiche che un giovane deve avere per fare il salto di categoria sono:

MENTALITƀ VINCENTE: vedere nei ragazzi/e la volontĆ  di ottenere un risultato mettendo in campo, tutto ciĆ² che hanno. ƈ uno spettacolo vedere lottare fino allā€™ultimo minuto un/a giovane atleta o magari vederlo trascinare lā€™intera squadra al successo. Se ha nel DNA questa caratteristica, parte sicuramente con una marcia in piĆ¹.
SPIRITO DI SQUADRA: Ć© fondamentale che il/la giovane sia disponibile nellā€™integrarsi con i/le compagni/e .
ATTEGGIAMENTO: il/la giovane deve avere lā€™atteggiamento giusto verso lā€™allenatore, i compagni ed anche gli avversari. Portare rispetto ĆØ la prima cosa.
CULTURA DEL LAVORO: la differenza di un giocatore e di un professionista ĆØ che questā€™ultimo si allena anche quando non cā€™ĆØ nā€™Ć© bisogno. La cultura del lavoro ĆØ ciĆ² che ti permette di superare i propri limiti.
ATTITUDINE: lā€™ atleta che ha una vera e propria predisposizione al gioco del calcio accompagnata da una determinazione a proseguire i propri obiettivi ĆØ la caratteristica che piĆ¹ mi entusiasma. Sullo stesso piano ci metto il carattere che permette di superare momenti difficili e di non darsi mai per vinto.ā€
Con questi ottimi consigli inizia il lavoro del nuovo allenatore, in bocca al lupo Mister!